Palermo Energia, Tucci| decide l'azzeramento del cda - Live Sicilia

Palermo Energia, Tucci| decide l’azzeramento del cda

Il commissario della Provincia ha comunicato al cda della Palermo Energia di voler procedere al cambio del consiglio di amministrazione.

PALERMO – Il commissario della Provincia di Palermo, Domenico Tucci, si appresta ad azzerare il cda di Palermo Energia, la partecipata di Palazzo Comitini che si occupa di controlli degli impianti termici e risparmio energetico. Un’intenzione contenuta in una nota inviata dall’ufficio di gabinetto dell’ex generale dei carabinieri al presidente Vito Di Marco e ai consiglieri Giuseppe Giordano e Pietro Paolo Pellerito.

Il cambio non è ancora effettivo, ma intanto è partita la comunicazione anche se, a norma di legge, il tutto deve passare da un’apposita assemblea dei soci convocata dal cda: assemblea che, in realtà, prevedrebbe la presenza dell’unico socio, ovvero la Provincia e quindi lo stesso commissario Tucci. Sta di fatto, però, che questo è la seconda “picconata” all’eredità dell’ex presidente Giovanni Avanti che già nelle scorse settimane aveva polemizzato con Tucci proprio per la scelta di cambiare il rappresentante dell’ente all’interno di un cda. “Un commissario straordinario designato dalla Regione a governare un ente che si avvia verso una radicale trasformazione dovrebbe attenersi all’ordinaria amministrazione e non procedere a nomine di carattere prettamente politico”, aveva tuonato Avanti, rimasto come presidente dell’Unione delle province siciliane.

Intanto Tucci va dritto per la sua strada, che potrebbe nascondere però qualche insidia. I componenti del cda, infatti, potrebbero opporsi o provare a impugnare la decisione additando l’assenza di giusta causa, anche perché il consiglio di amministrazione scadrà questo dicembre, praticamente quando scadrà anche il mandato commissariale. E a gennaio, qualora dovesse andare in porto la creazione delle città metropolitane, la società potrebbe passare ad altro ente e quindi comunque cambiare i vertici. Ma a pesare come una spada di Damocle c’è, oltre all’approvazione del bilancio della società, anche l’attesa per l’eventuale deroga dell’Authority chiesta da Palazzo Cominiti per salvare Palermo Energia che, in caso contrario, andrebbe privatizzata o chiusa in meno di un anno.

In caso di cambio del cda, comunque, entrerebbe in vigore la nuova normativa che prevede la nomina del solo presidente esterno, mentre i due consiglieri dovrebbero essere due dipendenti della Provincia e che in quanto tali non percepirebbero un solo euro in più.

 


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