Palermo, favori in cambio di lavori all'Ars: dirigente indagato

Palermo, favori in cambio di lavori all’Ars: dirigente indagato

Imprenditori vessati. Quei 15 mila euro lanciati dalla finestra

PALERMO – L’inchiesta della Procura di Palermo arriva fin dentro Palazzo dei Normanni, l’edificio che ospita l’Assemblea regionale siciliana. Il fatto di trovarsi in uno dei principali luoghi istituzionali della Sicilia non sarebbe stato un deterrente.

I carabinieri scoprono un giro di favori in cambio dell’assegnazione di alcune commesse. Sotto inchiesta del pool di pubblici ministeri che si occupano dei reati contro la pubblica amministrazione, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demonitis, è finito un alto burocrate, Giuseppe Mirici Cappa.

Il giudice per le indagini preliminari Giuliano Castiglia gli ha imposto la sospensione dal servizio e il divieto di dimora per un anno a Palermo.

Mirici Cappa era responsabile del Servizio di prevenzione e protezione dell’Assemblea regionale siciliana ed è indagato per il reato di “tentata induzione indebita a dare o promettere utilità”.

Un imprenditore, dopo essersi aggiudicato nel 2019 la gara per i servizi e la ristorazione all’Ars, avrebbe ricevuto delle forti ed insistenti pressioni affinché si rivolgesse esclusivamente a fornitori indicati da quest’ultimo. “A fronte del rifiuto da parte dell’imprenditore, il pubblico ufficiale avrebbe posto in essere nei suoi confronti reiterati comportamenti ostili e vessatori”, dicono gli investigatori.

Mirici Cappa averebbe richiesto favori, anche per altre persone (ad esempio lavori nella sua abitazione privata) ad alcuni imprenditori affidatari di commesse da parte dell’Assemblea, “e ciò in forza del ruolo rivestito e dei conseguenti stretti e quotidiani rapporti che il funzionario intratteneva con gli stessi”.

La Procura guidata Maurizio de Lucia lo scorso dicembre ha fatto perquisire la casa di Mirici Cappa. Durante il controllo da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo il dirigente ha lanciato dalla finestra una borsa con 15 mila euro in contanti. Un capitolo delle indagini ancora da sviluppare.


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