Altro che “cose turche”, per il Palermo le cose – se si continua così – si mettono male. Prima sconfitta stagionale per i rosanero piegati 3-2 dal Fenerbache in dieci per l’intero corso della ripresa. È un Palermo ancora senza identità quello che fra una settimana affronterà il Novara in campionato, è un Palermo che dimostra di non avere grinta, verve, di essere poco cinico, insomma è un Palermo che non è ancora squadra. La performance di questa sera ha evidenziato le solite lacune: difesa, centrocampo e poca ispirazione sulla trequarti. Tre difetti che Pioli non è ancora riuscito a risolvere, seppur il modulo e gli uomini siano cambiati. Non varia nulla dalla difesa a tre a quella a quattro, il risultato è sempre lo stesso, tre gol presi e ancora tanti dubbi sulla stabilità della retroguardia. Si salvano solamente in pochi, anzi pochissimi e chissà quali saranno questa volta i voti del prof.Zamparini.
Cronaca.
Pioli lascia in panchina Cetto e Miccoli ed inserisce Hernandez affiancato da Ilicic e Zahavi. Silvestre in difesa fa coppia con Munoz. Balzaretti out, c’è Mantovani. La prima emozione è al 10’: Hernandez fugge sulla sinistra e serve un delizioso pallone ad Ilicic che strozza il tiro e fallisce una nitida occasione. Al 15’ Palermo avanti: Ilicic mette al centro, Zahavi liscia di testa, ma nella ribattuta riesce a correggere in rete. Esultano i circa 15 mila del Barbera. La gara è godibile e il Palermo prova a fare gioco, grazie soprattutto a Josip Ilicic che spesso però s’intestardisce con giocate personali decisamente inutili. Il Fenerbahce, con l’ex Bilica in campo, è tosto, infatti, nel giro di poco ribalta lo score: prima segna Baroni che entra in area rosanero manco avesse un pass d’ingresso per vip e batte Rubinho in uscita; poi raddoppia con Kesimal che da posizione defilata all’interno dell’area palermitana batte Rubinho con un preciso diagonale. Al 45’ però arriva il pari rosanero con Hernandez che trasforma il rigore concesso dall’arbitro Calvarese per fallo di Santos su Ilicic. Turchi che restano in dieci e Palermo che pareggia. Pioli nella ripresa inserisce Miccoli, Cetto e Balzaretti al posto di Munoz, Mantovani ed Hernandez. Bella l’azione dei rosa al 53’ tutta di prima: Zahavi apre per Balzaretti che mette al centro ma Miccoli da buona posizione angola troppo e sciupa il vantaggio. Palermo che conferma di avere sempre gli stessi problemi: male in difesa e poco ispirato a centrocampo dove Bacinovic dimostra di non essere un regista. Al 77’ però il Palermo cade in letargo: cross al centro di Alex e Boral di testa insacca facilmente con dormita generale della retroguardia, 2-3 Fenerbahce e primi fischi che piovono dal Barbera. Pioli si alza spesso dalla panchina e prova a dare qualche spiegazione, ma è tutto vano, la squadra non si rialza più e affonda tra le onde turche.
Tra una settimana a Novara, tutto dovrà essere diverso…