Palermo, Filippi: "Il Catania ha voluto di più la vittoria" - Live Sicilia

Palermo, Filippi: “Il Catania ha voluto di più la vittoria”

"Non ha funzionato l'atteggiamento, la voglia di riconquistare tutti i palloni e lottare sulla prima o sulla seconda palla"

“Purtroppo fin da subito abbiamo cercato di allungare la squadra con questi palloni lunghi, cosa che non dovevamo fare anche perché il Catania ci ha dato la possibilità di giocare tantissimo dentro al campo. Loro sono partiti forti, abbiamo rischiato tante incursioni loro anche per disattenzioni nostre. Il Catania sicuramente ha voluto molto di più questa vittoria. Solo nel secondo tempo siamo entrati in campo col piglio giusto con la voglia di riprendere la partita. Con la superiorità numerica dovevamo fare meglio. Lo ammetto, non ci stanno queste leggerezze che abbiamo commesso, che non solo compromettono questa partita ma anche quella di domenica. Sono due assenze pesanti che ci faranno cambiare alcune cose e questo purtroppo non va bene. L’aspetto mentale è quello su cui io insisto moltissimo e non possiamo cadere proprio su questa cosa. Non ha funzionato l’atteggiamento, la voglia di riconquistare tutti i palloni e lottare sulla prima o sulla seconda palla. Nonostante questo abbiamo rischiato poco ma era stata preparata una partita diversa, per questo c’è un po’ di rammarico”. Giaocomo Filippi, tecnico del Palermo, è intervenuto in conferenza stampa al termine della gara persa contro il Catania con il risultato finale di 2-0.

In merito alla sfida che ha visto trionfare il club etneo nel Derby di Sicilia, l’allenatore dei rosanero ha proseguito: “Troppo difensivisti non mi sembra la formazione. Se l’ho messa è perché pensavo di potergli fare del male, anche perché i tre centrocampisti sono quelli che hanno giocato nelle ultime gare. Non sono stato molto bravo a far capire alla squadra cosa dovesse fare. Crivello è stato messo lì per creare la superiorità con Valente andando in sovrapposizione, è stata una mossa proprio studiata per spingere ancora di più in quella zona di campo. Purtroppo queste cose non sono funzionate e l’esito non è stato positivo. Dobbiamo lavorare e capire per quale ragione abbiamo avuto questo atteggiamento (in riferimento al nervosismo in campo, ndr). Stavi sotto di un gol, ma l’inerzia era a favore, sia per un aspetto mentale che di superiorità numerica. Ci siamo fatti prendere un po’ troppo e abbiamo commesso due errori ingenui”.


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