PALERMO – Scattano le manette per i furti con spaccata messi a segno in città e in provincia. La squadra mobile di Palermo, coordinata dalla procura di Termini Imerese ha arrestato sette persone. Si tratta di Nicola Napoli, 23 anni, Massimo Spatola, 23 anni, Angelo Di Francesco, 20 anni, Dario Li Vigni, 20 anni e Liborio Mineo, 18, che sono finiti in carcere: uno di loro è ancora ricercato.
Le accuse
Ai domiciliari con il braccialetto elettronico, invece, Alessio Castrofilippo, 22 anni e Giuseppe Billeci, 55 anni. I sette, tutti della zona di Borgo Nuovo, sono accusati, a vario titolo, di furto aggravato, ricettazione, tentata estorsione e danneggiamento.
I colpi sono stati messi a segno tra febbraio e marzo, un arco di tempo in cui si è registrata una vera e propria escalation di attacchi messi in atto sempre con le stesse modalità: attività commerciali, distributori di benzina e uffici sono stati sfondati con auto rubate lanciate a forte velocità, poi sono stati “ripuliti”.
Incastrati dalle telecamere
Gli arrestati sono stati individuati attraverso monitoraggi tecnici, ma a dare un forte contributo alle indagini sono state le immagini degli impianti di videosorveglianza. La polizia ha effettuato numerose perquisizioni e sequestri che hanno confermato il coinvolgimento della banda.
Sette arresti per le spaccate a Palermo: tentata anche l’estorsione
Il 23enne Nicola Napoli avrebbe anche tentato un’estorsione insieme a un altro giovane. In questo caso, tramite il metodo del “cavallo di ritorno”, avrebbe prima rubato un’auto e poi chiesto il riscatto al proprietario per restituirgliela.
L’ultimo caso in via Maqueda
L’ultimo caso a Palermo si è registrato in pieno centro. In via Maqueda è stato preso di mira il nosto locale di street food “Porta Carbone”, dove due uomini hanno sfondato la vetrina in piena notte. Una volta entrati, si sono impossessati di pochi spiccioli e di alcun bottiglie di alcolici.