PALERMO – Giulio Migliaccio ha lasciato un ricordo indelebile nel capoluogo siciliano. Con il Palermo ha collezionato 176 presenze e 10 gol, ma c’è dell’altro. Per i tifosi rosanero è un vero e proprio beniamino, l’idea del giocatore che ha sempre incarnato lo spirito da combattente. Un calciatore che dà tutto per la maglia che indossa.
Densità, corsa, concretezza e quel colpo di testa che a volte (vedi la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan) è stato decisivo per le sorti del club rosanero. Migliaccio, con la sua umiltà dentro e fuori dal campo, è rimasto molto legato alla città di Palermo e ai suoi sostenitori. Un legame genuino, ben consolidato dall’impegno sul terreno di gioco dell’ex numero 8 rimasto in Sicilia dal 2007 al 2012.
Lo hanno dimostrato i tifosi stessi al suo ritorno a Palermo. A inizio aprile del 2024, per l’inaugurazione del centro sportivo di Torretta, Migliaccio è stato ospite dei rosanero prima al “Barbera” e poi al Palermo CFA. Tanti gli applausi e i cori anche per lui, un attestato di stima da parte della tifoseria siciliana per l’impegno mostrato quando indossava la maglia rosanero.
Con De Sanctis Migliaccio torna a Palermo
Poi, come un gioco del destino, Migliaccio ha ritrovato Palermo nel suo percorso professionale. Con l’arrivo del nuovo direttore sportivo Morgan De Sanctis, l’ex centrocampista sarà a disposizione della società di viale del Fante come collaboratore del ds (insieme a Simone Lo Schiavo). E in sede di presentazione del nuovo allenatore, osservata da dietro le quinte, Migliaccio è stato citato come esempio di passione, professionalità e spirito di sacrificio per i rosanero.
Una nuova avventura, dunque, lega Giulio Migliaccio a Palermo e al Palermo. Responsabilità e ruoli ben diversi rispetto al Migliaccio calciatore, ma sicuramente con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di sempre. Lo sguardo rivolto al futuro, alle spalle un passato non troppo lontano fatto di gioie e dolori. Migliaccio e il Palermo: la storica continua.