PALERMO – La giornata di ieri, 22 settembre, è stata una drammatica giornata di incendi in tutta la Sicilia. Purtroppo, ancora una volta, i numerosi roghi hanno causato enormi disagi oltre che morti.
Tra coloro che hanno dovuto lasciare tutto e fuggire vi sono i turisti che occupavano l’hotel Costa Verde, la più grande struttura alberghiera di Cefalù, comune della provincia di Palermo, che è stato circondato dalla fiamme.
Gli ospiti, circa 700, sono stati trasportati al palazzetto dello sport ma è una soluzione temporanea. Il Costa Verde si trova vicino a Mazzaforno dove oggi alcuni turisti ospiti di resort sono stati evacuati via mare.
Gli incendi hanno causato disagi anche lungo le Autostrade. L’A20, nel tratto tra Cefalù e Buonfornello è chiusa da ieri, mentre ha riaperto la circolazione la Palermo-Catania.
Turisti rientrati
Dopo la notte trascorsa al palazzetto dello sport, questa mattina, gli ospiti sono rientrati in struttura questa mattina.
Gli interventi nella notte
Sono stati ben 36 gli interventi portati a termine nel palermitano durante la notte che hanno visto impegnati i vigili del fuoco di cui 32 solo per incendi di vegetazione, altri 20 sono in corso in queste ore.
Per fronteggiare i tanti incendi è stato disposto il raddoppio del personale in servizio, oltre a quello proveniente dalle altre province della regione. Per tutta la notte hanno lavorato 22 squadre di cui 11 provenienti dagli altri comandi di Catania, Ragusa, Siracusa, Enna, Caltanissetta, Trapani e Agrigento).
Gli incendi sono divampati nei comuni di Gratteri, Lascari, Cefalù, Trabia, Misilmeri, Belmonte Mezzagno, Ficarazzi, Bagheria, Carini, Torretta, Partinico, Monreale, Corleone, Camporeale, Palazzo Adriano, San Cipirello, Campofelice, Termini Imerese, Gibilrossa, Aspra, Giardinello, Montelepre mentre su Palermo le zone maggiormente colpite sono Bonagia e la zona di Via Ernesto Basile. Tra gli eventi di maggiore rilievo, l’incendio di un ristorante a Partinico e di due strutture, adibite ad abitazione, limitrofa alla stesso ristorante; l’incendio di vegetazione nell’area dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, adiacente alla centrale elettrica Ettore Majorana. Un incendio lungo la A20 tra Buonfornello-Castelbuono, tratto che è stato chiuso al traffico.
Stanno operando al momento circa 120 uomini; le maggiori criticità sono attualmente in atto in zona San Martino delle Scale, in prossimità della centrale elettrica di Termini Imerese e una squadra sta operando presso lo stabilimento di Bellolampo dove si sta procedendo alla bonifica. Oltre agli incendi nei comuni di Campofelice, Torretta, Bagheria, Montelepre, Gratteri e Terrasini; stanno anche operando due canadair rispettivamente di Cefalù e Sagana.
Arcoleo: “Serve la manutenzione”
“Ancora una volta la nostra terra brucia e non è più possibile nascondersi. Senza l’indispensabile e doverosa manutenzione da parte di chi governa la città, non stupiamoci di ciò che vediamo, è un copione già scritto – dichiara Rosario Arcoleo capogruppo del Pd in consiglio comunale -. L’incapacità della giunta e della Regione sono lampanti, il nostro dovere è prevenire gli incendi e non piangere dopo come se fosse tutta una calamità naturale senza possibilità di reazione. La discarica deve essere controllata, le aiuole nello spartitraffico devono essere potate, serve avere un piano per risolvere i problemi. – aggiunge – Invece dopo 2 mesi dagli ultimi gravi incendi nulla è stato fatto, nessuna prevenzione è stata intrapresa. Per questo, sul tema, il sindaco non aveva nulla da dire in aula. Ma la cosa ancora più grave che viene da pensare è se non ci sia una chiara volontà di lasciare tutto allo sbando così da creare la tempesta perfetta: dare la colpa alla sola azienda Rap così da fare credere che basti esternalizzare il servizio, insomma privatizzarla. E magari – ha concluso Arcoleo – così fare gli interessi di qualcuno mentre la nostra terra brucia”.