PALERMO – Se non fosse per l’aritmetica retrocessione in B ormai da due giornate staremmo di sicuro a parlare di una nuova impresa simile a quella vista l’anno scorso nel finale di stagione da Davide Ballardini e i suoi uomini che rimasero in serie A con una striscia positiva degna di una corsa in Europa. Per Diego Bortoluzzi invece gli ultimi positivi risultati con il Palermo non sono serviti a nulla più che infondere nell’ambiente rosanero un granello di fiducia e autostima per concludere con dignità un stagione contrassegnata da un progetto tecnico fallimentare sotto tutti i punti di vista. L’arrivo dell’ex vice di Francesco Guidolin in tal senso, dopo un avvio poco esaltante con un pari col Bologna e la pesantissima sconfitta dell’Olimpico con la Lazio per 6-2, ha portato i suoi frutti in relativamente breve tempo con due successi al ‘Barbera’ (Fiorentina e Genoa) e un pari contro il Chievo a Verona.
Il dato che salta all’occhio immediatamente in queste prime cinque partite sotto la gestione dell’allenatore di Vittorio Veneto è sicuramente quello relativo ai punti messi in cascina in appena un mese di lavoro (otto rispetto agli appena cinque conquistati dal predecessore Diego Lopez con il doppio dei match a disposizione, ndr) per molti un vero e proprio peccato visto che con un ruolino di marcia di questo tipo il club di viale del Fante sarebbe stato già fuori dalla lotta per non retrocedere lasciando la questione soltanto a Crotone, Empoli e Genoa. La realtà dei fatti parla però di un Palermo già retrocesso e proiettato al prossimo campionato di serie B, auspicabilmente sotto la nuova presidenza di Paul Baccaglini che a giorni concluderà l’acquisto della società da Maurizio Zamparini, e in cui proprio Bortoluzzi potrebbe figurare ancora come guida tecnica.
Lo stesso tecnico rosanero dopo il successo contro il Genoa, in cui la sua squadra ha chiuso per la terza volta imbattuta fra le mura amiche senza subire un gol (evento che non accadeva dal gennaio del 2010, ndr), ha lanciato infatti la sua candidatura alla panchina anche in cadetteria considerando questo ultimo scorcio di serie A un vero e proprio ‘test’ in cui dimostrare alla società che subentrerà la solidità delle sue conoscenze e la voglia sopratutto di crescere dopo anni vissuti alle spalle di un tecnico vincente come Guidolin. Il fatto d’aver sigillato la porta difesa da Fulignati al ‘Barbera’ (in una squadra che in tutto il campionato ha subito 74 gol piazzandosi davanti solo al Pescara con 79, ndr) è un dato su cui Bortoluzzi potrebbe di sicuro ripartire in un’eventuale stagione di riconferma.
Se si considera che durante l’ultima annata in A il club di viale del Fanta ha poi perso la bellezza di 31 punti da situazione di vantaggio (avendone perse sette e pareggiate cinque dopo essere andata avanti nello score) sembra che il tecnico, con un passato da calciatore fra le altre nel Venezia di Zamparini, abbia centrato il nucleo del male di questa squadra proponendo un modulo in grado d’irretire le sortite offensive dell’avversario e, allo stesso tempo, esaltare le residue forze a disposizione dei rosa in attacco, considerando anche la scarsa vena realizzativa di Iljia Nestorovski. Chissà dunque che, con ancora due gare a disposizione, Bortoluzzi non si giochi il tutto per tutto per ottenere il massimo dal suo gruppo così da conquistarsi una fetta consistente della panchina del futuro.