31 Maggio 2023, 12:43
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PALERMO – “L’ho fatto perché ho problemi di soldi”, ha dichiarato agli investigatori. Ha cercato di di sminuire il suo ruolo Antonino Guastella, il corriere della droga arrestato dai finanzieri appena giunto a Palermo, il 23 maggio scorso. Nel camion trasportava 47 kg di hashish.
Poche parole, le sue. Poi, il silenzio: non ha svelato né l’identità del grossista calabrese da cui ha prelevato la droga, né quella del destinatario palermitano. Nulla ha detto di sapere della persona che si trovava con lui a bordo del camion pieno di droga. Non lo conosce, gli avrebbe dato un semplice passaggio.
Guastella di mestiere fa il venditore di auto a Locri, in provincia di Reggio Calabria, ed è incensurato.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo Marco Gaeta non ritiene credibili le sue affermazioni. Lo considera un personaggio stabilmente inserito in una più ampia organizzazione dedita al traffico di stupefacenti. C’è un particolare che, più di altri, non convince: Guastella ha intrattenuto conversazioni via chat con una utenza telefonica criptata.
Chi è il suo interlocutore? Rispondere all’interrogativo significherebbe chiarire passaggi cruciali sul ruolo di Guastella e scoprire l’identità delle persone a cui era destinato il carico di droga da spacciare nelle piazze palermitane.
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31 Maggio 2023, 12:43