PALERMO – Sospesa parzialmente l’applicazione del regolamento movida a Palermo. Il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di una società che opera nel settore delle scommesse che lamenta il pregiudizio che il nuovo regolamento apporta all’attività economica, con il rischio di dover procedere alla riduzione del personale. L’udienza per la trattazione in camera di consiglio al Tar è prevista per giovedì 11 aprile.
“Siamo tranquilli del fatto che il regolamento movida reggerà all’esame dei giudici amministrativi – afferma l’assessore alle Attività produttive del Comune Giuliano Forzinetti – nella peggiore delle ipotesi, gli aspetti specifici che riguardano le sale scommesse verranno regolamentati da una specifica ordinanza. Già il Consiglio di Stato e numerose altre sentenze hanno sostenuto la legittimità dell’azione delle amministrazioni comunali in ordine alla riduzione dell’orario di apertura come forma di contrasto alla ludopatia. Siamo sicuri che l’impianto del nostro regolamento sarà confermato”.
E’ stato il ricorso della società Cdm Entertainment che gestisce una sala giochi a Palermo a sospendere l’applicazione del nuovo regolamento movida. L’avvocato Luigi Raimondi, per conto della società assistita, ha contestato il comma 2 dell’art. 5 del regolamento varato dal Consiglio comunale un mese fa. Si tratta della prescrizione ai locali che ospitano “apparecchi da gioco con vincita in denaro” che impone l’orario di apertura dalle 15 alle 20 di tutti i giorni compresi i festivi. “Ci sono a rischio undici posti di lavoro – dice l’avvocato Raimondi – un’attività non può sopravvivere lavorando solo cinque ore al giorno. La società da me assistita utilizza esclusivamente queste macchinette”.
L’impresa ricorrente evidenzia l’impossibilità, a queste condizioni, “di garantire la permanenza in servizio del personale assunto”. “Questa è una misura cautelare che viene concessa in casi di estrema urgenza perché il Comune aveva annunziato l’applicazione da domani 19 marzo – continua Raimondi – seguirà la camera di consiglio del prossimo 11 aprile dove verrà presa una decisione sull’istanza di sospensiva”. In base al regolamento l’orario di esercizio delle sale giochi e delle sale scommesse (a prescindere dalle macchinette per il gioco) è dalle 10 alle 24 di tutti i giorni, compresi i festivi.
Poco prima della notizia del Tar l’assessore Forzinetti aveva incontrato i rappresentanti della Fisascat Cisl: “A nostro avviso, quando si parla di gaming hall – spiega Stefano Spitaleri segretario generale Palermo-Trapani sindacalista – occorrerebbe dedicare delle riflessioni specifiche alle slot machine posizionate all’interno delle sale bingo. Le sale, infatti, registrano una maggiore affluenza della clientela proprio nelle ore serali da cui deriva la stragrande maggioranza della loro attività”.
“Qualora non venisse fatta alcuna distinzione, si rischierebbe di limitare fortemente l’attività svolta all’interno delle sale bingo con conseguenti fortissime ricadute sulla tenuta occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nel settore del gioco legale – conclude il sindacalista -. Auspichiamo che le nostre rimostranze possano essere accolte positivamente anche dal Sindaco e dall’intero Consiglio Comunale nel superiore interesse di tante lavoratrici e lavoratori palermitani e delle loro famiglie”.