PALERMO – Caselle da riempire, posti da ricoprire seguendo la logica della spartizione politica. Non solo le nomine dei manager della sanità ma, a cascata, Totò Cuffaro sarebbe stato interessato anche a quelle dei direttori sanitari e amministrativi.
Dalle carte dell’inchiesta emerge la fibrillazione in vista delle nomine. Il politico intercettato va dritto al sodo delle questioni. Parla con dirigenti e deputati senza giri di parole.
I commissari straordinari e i concorsi
L’ex presidente della Regione, su cui pende una richiesta di arresti domiciliari, nel 2024 si è speso politicamente per le nomine del commissario straordinario Roberto Colletti all’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo, di Alessandro Maria Caltagirone all’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, e di Carmelo Zappia all’Asp di Enna. A Siracusa ed Enna si sarebbero poi svolti un appalto e un concorso su cui pesa la pesante ombra del malaffare. Anche per Colletti e Caltagirone sono stati chiesti gli arresti domiciliari.
Le nomine dei direttori sanitari e amministrativi
“Analoghi interessi Cuffaro avrebbe manifestato in relazione alle nomine dei direttori sanitari e amministrativi”, annotano i carabinieri del Ros nell’informativa depositata in vista degli interrogativi preventivi.
Il primo giorno di luglio 2024 Cuffaro chiama Salvatore Iacolino, dirigente generale della pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Sanità. Iacolino racconta che Giuseppe Capodieci ha firmato la lettera di nomina a direttore generale dell’Asp di Agrigento. Quindi il giorno dopo gli sarebbe arrivato l’elenco dei curricula dei direttori amministrativi e sanitari.
Aprono una parentesi su Colletti “che lo mettono a riposo dal primo agosto perché fa sessantacinque anni e perché ha quarantatré anni di servizio… lo mettono d’ufficio in pensione dal suo lavoro… che è segretario comunale… il comune (Valtopina, in provincia di Perugia) dov’è in servizio”. “Ma… messo in pensione può fare il direttore generale?”, chiede Cuffaro. “No… no… mi dispiace”, risponde il dirigente
Alla fine Colletti sarà nominato a Villa Sofia e si dimetterà per ragioni personali a gennaio 2025 in concomitanza con le polemiche per un caso di presunta malasanità.
Poi tornano a parlare delle altre posizioni: “Ho detto a Giovanni… fatti dare uno schema di statuto da Profita che tenga conto di quello che ci siamo detti… ce lo fai avere in word… così noi lo sistemiamo… calibriamo ed andiamo avanti”. Quindi Iacolino fa un riferimento a una dottoressa: “Si sposa sua figlia e quindi fortunatamente non è in servizio. Quella schifezza ce la siamo tolta dai coglioni per una settimana”.
Il 3 luglio 2024 Cuffaro chiama il direttore del Dipartimento amministrativo dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Calogero Maria Mazzara. Gli annuncia che “ti do un’altra buona notizia io così sei ancora più felice. Io con Luisa (Luisa Lantieri ndr)… stiamo lavorando per portarti… d’accordo Zappia… chiaramente… per portarti a Enna”.
In effetti Mazzara a novembre 2024 è diventato direttore amministrativo dell’Asp di Enna. Lo scorso febbraio è andato a ricoprire l’incarico di manager a Villa Sofia, lasciato vacante dal dimissionario Colletti, ospedale dove in precedenza era stato direttore amministrativo.
“Luisa oggi lo ha chiesto come Forza Italia perché… io ho il direttore generale… lei chiede il direttore amministrativo”, spiega Cuffaro. Il suo predecessore sta andando a Catania e “ci consente di averti nella squadra. Poi decideremo se devi essere con Forza Italia o con la Democrazia Cristiana. Ma lo vedremo dopo”.
Cuffaro: “A noi tocca un direttore sanitario…”
Il 4 luglio 2024 Cuffaro chiama di nuovo Iacolino che è reduce da un incontro con Schifani al quale, dice, “non gli ho detto nulla… ovviamente… della vicenda di Colletti (il pensionamento ndr) sulla quale non c’è ancora una definizione”. Cuffaro chiede quando si decidono le nomine per le altre Asp. Iacolino risponde: “Per quanto riguarda… invece… il tema proprio di Agrigento… oggi alle cinque e mezzo mi vedo con Caruso. Perché pare che quello scienziato abbia detto voglio anche il nome del Direttore amministrativo così, così faccio entrambe insieme. Quindi ci aggiorniamo dopo aver fatto questo altro incontro”.
Cuffaro batte cassa: “A noi tocca un direttore sanitario a Catania… chiedevamo l’Asp… però se mi danno un’altra cosa ce la prendiamo lo stesso… e poi ce la vicenda di Ragusa… un direttore amministrativo a Ragusa. Almeno due e due ce li dovevano dare”.
Chiede notizie anche su un altro incarico: “Ma il direttore sanitario al Civico… che lo aveva promesso a Romano… che ha fatto? Che fine fa quello? Schifani ha insistito su Saverio… non so… se la vede lui…”.
Iacolino precisa che al momento non è stata presa una decisione. Pur sapendo che Romano spinge per Salvatore Madonia anche se “… non è un gran nome. Non so se tu lo conosci?…”. Cuffaro spiega che eventualmente possono metterlo altrove ma comunque va assicurato un direttore sanitario al civico per Romano. A settembre 2024 Madonia diventa direttore sanitario dell’Asp di Siracusa.
Il 4 luglio 2024 Cuffaro chiama Luisa Lantieri, deputato regionale di Forza Italia (giorni fa il suo passaggio alla Democrazia cristiana era dato per certo). Le spiega che stanno “… facendo i direttori…” e la invita a chiamare “… questi scienziati…” avvisandoli che se avessero fatto “…scherzi… almeno sul direttore amministrativo…”. Il deputato di Forza Italia ha “chiamato tre volte a Schifani…” senza ricevere risposta.
Meglio, secondo Cuffaro, rivolgersi a “Iacolino” e “Caruso” per far capire loro che il nome del direttore amministrativo avrebbe dovuto darglielo lei. Le suggerisce pure cosa dire: “Non potete pensare che non mi date il direttore amministrativo perché il direttore generale… non è mio… è di Cuffaro… punto. Me lo volete dare il direttore amministrativo? Se non me lo date… allora vi comunico… sin da adesso che andate a fare in culo tutti. Vero che non lo fanno il direttore perché Zappia non lo nominerà mai fino a quando non sono d’accordo… però… imponiti… una cosa te la devono dare…”.
Il suggerimento: un messaggio a Schifani
Cuffaro suggerisce a Lantieri anche di inviare un messaggio a Schifani: “Presidente… stanno… stanno ragionando sui direttori amministrativi… almeno nella mia provincia… il direttore amministrativo… lo posso esprimere?…”. Lantieri preferirebbe usare un tono meno perentorio: “Presidente… stanno nominando il direttore amministrativo. Nella mia provincia… lo esprime Forza Italia… punto…”. Cuffaro la invita a chiamare anche Iacolino per dirgli che “non devi fare un cazzo se non parli con me e con Totò…”.
“Li ho mandati a c…”
Il 9 luglio 2024 Cuffaro spiega a Saverio Romano (fanno parte dell’elenco dei 18 indagati) di aver ricevuto “… di sotterfugio…” da “…Luisa…” Lantieri “l’elenco… gliel’ha fotografato Luisa mentre… mentre usciva dalla stanza… Caruso… capito? E me lo ha girato”. Il rifermento sarebbe a Marcello Caruso, coordinatore regionale di Forza Italia, perché la foto sarebbe stata scattata ad una riunione del partito.
“Ma tu non c’hai parlato oggi con Caruso?”, chiede Romano. “No… non c’ho parlato perché c’era tutta Forza Italia là che aspettava e li ho mandati a cacare”, risponde Cuffaro, che aggiunge: “… dalle carte che siamo riusciti… danno… come direttore sanitario… Aroldo Rizzo… quello che in questo minuto è al Policlinico… al Villa Sofia. Immagino lo voglia Tamajo là… eh… quindi… secondo me… tu su ‘sta cosa devi insistere… ah… Madonia non lo danno ancora al Civico ah…”.
Rizzo sarà nominato direttore sanitario a Villa Sofia nel settembre 2024 e si dimetterà a gennaio 2025. “Per dignità” scrisse nella lettera di dimissioni con cui respingeva l’accusa che un anziano paziente morto dopo essere rimasto per tre giorni su una barella del pronto soccorso con una frattura all’omero. Respingeva con forza l’ipotesi della malasanità, bollava come “falsi” gli attacchi al personale sanitario.

