Palermo, la gita, il coltello e i guai giudiziari per un militare - Live Sicilia

Palermo, la gita, il coltello e i guai giudiziari per un militare

Fermato con due amici dai carabinieri. Ecco cosa è successo

PALERMO – Ha rischiato grosso. La passione per i siti archeologici e minerari è costata un processo ad un caporalmaggiore dell’esercito. Alla fine è stato assolto.

L’anno scorso l’imputato assieme a due amici palermitani raggiunge l’ex miniera di zolfo “Tumminelli” a Caltanissetta. Sul posto trovano un uomo che si qualifica come carabiniere. Li invita ad allontanarsi perché, a suo dire, il sito minerario è di proprietà di un suo familiare, e chiama i colleghi.

I tre vengono identificati e perquisiti. Il militare denuncia di avere in tasca un coltello a serramanico. Finiscono sotto inchiesta per violazione di domicilio e per avere portato fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, il coltello.

Nel corso delle indagini preliminari, il pubblico ministero condividendo parzialmente le argomentazioni difensive del legale dell’indagato, l’avvocato Rosario Didato, ha chiesto l’archiviazione per la violazione di domicilio; mentre per la storia del coltello è stato emesso un decreto penale di condanna.

La difesa si è opposta con contestuale richiesta di giudizio abbreviato condizionato all’esame dell’imputato. Il militare ha spiegato e giustificato l’occasionalità dell’episodio e il giudice lo ha assolto non essendo punibile per particolare tenuità del fatto.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI