Sit in permanente dei lavoratori dell’Amia a piazza Pretoria sede del comune di Palermo, in concomitanza con la seduta del consiglio comunale che dovrà discutere del nuovo regolamento che determina i criteri del pagamento della Tarsu. A deciderlo i sindacati.
“Quello che ci preme – spiega Dionisio Giordano, segretario regionale Fit Cisl – è il rilancio dell’azienda ed è quello che intendiamo chiedere con la nostra manifestazione che andrà avanti ad oltranza fino alla fine dei lavori. Non intendiamo programmare lo sciopero e dunque il blocco della raccolta ma di fatto i servizi risultano rallentati e bloccati dalle fatiscenti condizioni in cui opera l’azienda, priva di mezzi, di materie prime e ciò che ci preoccupa ancora di piu’, di misure di sicurezza per i lavoratori che rischiano tutti i giorni”. La Fit denuncia inoltre la paralisi dell’attività dell’Amia.
“Molti mezzi sono fermi a causa della mancanza di manutenzione, tutto va avanti grazie alla buona volontà degli operai. E poi c’è la disastrosa condizione economica: sono continui i pignoramenti chiesti dai fornitori dell’azienda per via di somme non pagate, basta pensare – aggiunge Giordano – che solo nel mese di giugno l’azienda ha ricevuto un pignoramento pari a 7 milioni di euro mentre ammonta a 7 milioni e 200 mila la somma mensile attesa dall’azienda per via del contratto di servizio con il comune. In pratica – conclude il segretario regionale della Fit Cisl – il prossimo mese sono a rischio i pagamenti degli stipendi e delle quattordicesime”. Sulle soluzioni da adottare il sindacato aggiunge: “non siamo d’accordo con l’aumento della Tarsu discussa dal comune ma la politica deve intervenire subito percheé la situazione è al collasso e a pagarne sarà l’intera città”.