PALERMO – Agostino Affatigato lascia il carcere e va agli arresti domiciliari. L’imprenditore edile è uno degli insospettabili coinvolti nel blitz antimafia a Resuttana. Gli viene contestata l’ipotesi di concorso in tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Avrebbe fatto da tramite per il pagamento del pizzo fra un imprenditore e Sergio Giannusa, braccio destro del boss Salvo Genova.
Il tribunale del Riesame ha accolto il ricorso degli avvocati Carmelo Franco e Paola Valle ed ha parzialmente annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari. Per garantire le esigenze cautelari è sufficiente la misura degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.