Palermo, mafia: "Faccio preparare la stanza?", summit in ospedale

Palermo, mafia: “Faccio preparare la stanza?”, summit in ospedale

Gli uomini di Porta Nuova, Brancaccio e Resuttana sono in perenne movimento

PALERMO – In ospedale, al parcheggio, per strada, al bar o all’interno di una sala da barba. I boss scelgono i luoghi più insospettabili per gli incontri riservati. Gli uomini di Porta Nuova, Brancaccio e Resuttana sono in perenne movimento. Ma lo sono anche gli investigatori.

Pedinamenti e intercettazioni hanno svelato le loro trame. Nell’estate 2021 Francesco Mulè e Tommaso Lo Presti, detto il lungo si sono incontrati. Entrambi sono stati arrestati nell’ultimo blitz della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Il primo è stato subito scarcerato, a fine dicembre scorso, dal Tribunale del Riesame. Un provvedimento inaspettato vista la mole del materiale raccolto dalla Direzione distrettuale antimafia. Mulè è tornato libero non perché mancassero prove a suo carico, ma per un vizio di motivazione.

(Tutti i particolari, le foto e le intercettazioni nel nuovo numero del mensile S in edicola)

La preparazione dell’incontro è stata delegata a Giuseppe Mangiaracina, pure lui in manette, e Giuseppe Auteri, in fuga da mesi. È uno dei più pericolosi latitanti di Cosa Nostra. Il luogo del summit è un padiglione dell’ospedale Civico.

Alle 11:22 del 25 giugno, come da programma, Mulè arriva in ospedale. Ad attenderlo in viale Carlo Bologna c’è un uomo che evidentemente conosce bene i luoghi. Da come parla sembrerebbe qualcuno che lavora in ospedale: “Le faccio preparare la stanza? Bella sistemata. Andiamo, entriamo e ci vediamo là”. Qualcuno si accorge che sono pedinati. L’incontro salta, ma ce ne saranno altri e sono stati tutti documentati.

Così come lo sono quelli davanti ai campi di calcetto Big Sport nella zona del Policlinico. Sono stati visti arrivare e fotografati Antonino Cillari, uomo d’onore di Porta Nuova e fratello dell’ergastolano Gioacchino, Francesco Paolo Bontate, condannato per traffico internazionale di droga e figlio di Stefano Bontate, Rosario La Barbera, vicino all‘anziano boss di Pagliarelli Settimo Mineo, di cui si sarebbe occupato grazie ai soldi raccolti con le scommesse clandestine. Negli scatti sono finiti altri personaggi che contano. Volti noti e non.

Sono solo alcuni dei protagonisti di un andirivieni costante. Da tutt’altra parte della città, nella zona di via dei Nebrodi, fissava gli appuntamenti il boss di Resuttana Michele Micalizzi. Aveva grandi progetti, compreso un grosso traffico di droga dalla Turchia e dall’Iran.

I carabinieri hanno scoperto che il suo telefonino era intestato a una donna misteriosa. Lo hanno monitorato e sono venuti fuori gli affari della droga e i contatti con una sfilza di personaggi, tra cui Michele Mondino, vecchia conoscenza degli investigatori, e di un altro pregiudicato, il toscano Simone Baglioni.

(Tutti i particolari, le foto e le intercettazioni nel nuovo numero del mensile S in edicola)


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI