PALERMO – Una serata di colore, festa, gioia e lacrime. Una festa a tinte rosanero da tutto esaurito al ‘Barbera’ per l’ultima gara di campionato fra i rosanero di Ballardini e il Verona di Del Neri. Alla fine salvezza doveva essere e salvezza è stata per il Palermo che si stringe attorno ai propri senatori che, nel momento più importante, hanno messo in campo tutto per i propri colori davanti ad una cornice incredibile di pubblico (33,445 gli spettatori fra paganti e abbonati, ndr) accorsi per un solo obiettivo: la salvezza della propria squadra.
Alla fine è 3-2 agli scaligeri grazie a Sorrentino e Maresca, giocatori al passo d’addio, a cui si aggiungono Vazquez e Gilardino, anche loro con un futuro lontano dai rosanero. Una squadra presa in mano dagli uomini di maggior esperienza dunque e guidati saggiamente in panchina da Davide Ballardini, uomo della provvidenza con un ruolino di marcia finale da Champions League, che hanno regalato al pubblico di Palermo una salvezza fino ad un mese fa divenuta quasi impossibile.
Sin prima del calcio d’inizio lo spettacolo sugli spalti illumina una serata che nelle speranze dei tifosi vede i propri beniamini ancora nella massima serie. Applausi per il gruppo rosa e fischi per lo sparuto gruppo di sostenitori veronesi mentre fra i più acclamati senza dubbio Stefano Sorrentino, Franco Vazquez e Alberto Gilardino, che con molta probabilità lasceranno la Sicilia.
BOLGIA BARBERA L’ingresso in campo delle due squadre consegna alla memoria forse l’unica coreografia confezionata dalla curva Nord in questa stagione. A campeggiare è un enorme numero ’12’ a simboleggiare la presenza forte e determinante dei tifosi nella serata più importante di un’intera annata. L’inizio è da brividi sulla schiena con un boato ad accompagnare ogni palla nei piedi di Sorrentino e compagni e bordata di fischi per le azioni dei veneti.
VAZQUEZ LA SBLOCCA Lo stadio può finalmente esplodere dopo 28’ grazie al talento dell’italo-argentino del Palermo. Hiljemark serve un pallone sporco al numero 20 che lo controlla e da posizione decentrata batte Gollini con un tiro non irresistibile ma che inganna il giovane estremo difensore gialloblù. Il boato di 33mila del ‘Barbera’ soppianta qualsiasi altro rumore e la curva nord si stringe attorno al suo fantasista che con la sua consueta scivolata a gambe unite si prostra davanti i suoi tifosi in adorazione.
DOPPIO PALO, DOPPIA ESPULSIONE Il gol del ‘Mudo’ fa esplodere la gara con il Verona che nel giro di dieci minuti trova due pali con Pazzini e Ionita. In entrambe le occasioni decisivo Stefano Sorrentino con due interventi dei suoi che spediscono la palla sul palo. In mezzo alle prodezze del numero 70 rosanero c’è la doppia espulsione che Irrati si trova costretto a dover comminare a Wszolek e Morganella per un parapiglia scoppiato fra i due calciatori e in cui il fischietto di Pistoia applica lo stesso provvedimento. Squadre dunque in dieci dalla mezz’ora e che chiudono la prima frazione dunque sull’1-0 per i padroni di casa. Nel frattempo dalle radioline e sugli smartphone sugli spalti giunge una notizia poco confortante, il Carpi è avanti 2-0 al ‘Friuli’ con i bianconeri in dieci.
PAURA VIVIANI, SOLLIEVO MARESCA Nella ripresa succede di tutto. Il Verona mette paura ai rosanero con un gol a freddo di Federico Viviani che batte Sorrentino e manda momentaneamente i padroni di casa in serie B con il contemporaneo successo del Carpi. La paura dura però solo tre minuti infatti poco dopo Maresca, pescato da una rimessa con le mani di Rispoli, trova l’inzuccata decisiva per superare Gollini per la seconda volta e far esplodere ancora una volta il ‘Barbera’.
GILA FA DIECI I rosanero, sulle ali dell’entusiasmo per il nuovo vantaggio, trovano poco dopo il tris con il bomber più atteso, Alberto Gilardino. L’attaccante di Biella firma il suo decimo gol in campionato, e forse l’ultimo in maglia rosanero, con un colpo di testa su nuovo assist di Rispoli. Al gol dell’ex Fiorentina si scatena in pandemonio in campo con l’intera panchina e lo staff rosanero che si riversa sul terreno di gioco per fare capannello intorno agli undici di Ballardini che come sua consuetudine rimane invece impassibile abbracciando gli stretti collaboratori.
PISANO NON ROVINA LA FESTA Il Verona però vuole onorare il suo campionato fino in fondo e quando mancano cinque minuti al 90’ trovano il 3-2 con l’ex che non ti aspetti. Eros Pisano sguscia in mezzo all’area da una punizione di Viviani e in spaccata supera Sorrentino. Il ‘Barbera’ vive dunque in simbiosi con i propri beniamini gli ultimi sofferti minuti del match dedicando una dovuta standing ovation a Franco Vazquez, al passo d’addio con la maglia rosa, con 33mila spettatori che gli tributano il giusto applauso per una stagione da vero trascinatore. Poco dopo arriva invece l’urlo liberatorio che sancisce la permanenza in A dei rosanero che anche l’anno prossimo potranno calcare il palcoscenico più prestigioso del nostro calcio. Una stagione tribolata ha avuto un lieto fine, adesso pagina bianca e subito al lavoro su un nuovo progetto partendo dal gruppo creatosi in queste settimane e che ha regalato ad un’intera città una salvezza insperata.
IL TABELLINO
PALERMO-VERONA 3-2
Marcatori: Vazquez 28′, Viviani 48′, Maresca 51′, Gilardino 66′, Pisano 85′.
PALERMO: 70 Sorrentino (cap.); 15 Cionek, 12 Gonzalez, 4 Andelkovic; 3 Rispoli (Vitiello 83′), 10 Hiljemark, 25 Maresca, 77 Morganella; 20 Vazquez, 8 Trajkovski (Lazaar 56′); 11 Gilardino. A disp: 1 Posavec, 53 Alastra, 6 Goldaniga, 16 Brugman, 18 Chochev, 21 Quaison, 22 Balogh, 23 Struna, 24 Cristante, 28 Jajalo. All: Davide Ballardini.
HELLAS VERONA: 95 Gollini; 3 Pisano, 22 Bianchetti, 5 Helander, 28 Emanuelson; 13 Wszolek, 24 Viviani, 8 Marrone (Furman 72′); 23 Ionita (Romulo 46′), 16 Siligardi (Cecchin 85′); 11 Pazzini. A disp: 37 Coppola, 88 Marcone, 6 Albertazzi, 18 Moras, 21 Gomez, 27 Rebic. All: Luigi Delneri.
ARBITRO: Massimiliano Irrati (Pistoia).
NOTE Espulsi: Morganella, Wszolek 34′. Ammoniti: Gilardino 66′, Viviani 68′, Vazquez 86′, Cecchin 90′.