PALERMO – Matteo Messina Denaro utilizzava diversi cellulari. Analizzando le chiamate e le celle agganciate i carabinieri del Ros stanno facendo una mappatura degli spostamenti del capomafia durante la latitanza.
Messina Denaro, spostamenti e incontri
Ancora una volta è la pista sanitaria che viene battuta. Si è scoperto che il latitante si è sottoposto a parecchie visite specialistiche – da quella odontoiatriche a quelle oculistiche – e ad esami di laboratorio. Ogni volta lasciava un numero di telefonino per essere ricontattato.
Ha frequentato tanti studi privati, da Palermo a Marsala. Decine di visite e altrettanti spostamenti che la Procura di Palermo sta ricostruendo a ritroso nel tempo per conoscere i posti e le persone che frequentava. Ci sono dei luoghi che ritornano e sui quali sono emersi elementi investigativi utili ma ancora top secret.
Non a caso i magistrati della Direzione distrettuale antimafia palermitana hanno parlato di “reticolo” di connivenze di cui Alfonso Tumbarello, medico di base di Campobello di Mazara arrestato ieri, sarebbe stata una pedina.
Chi ha diagnosticato il tumore?
Tumbarello è il medico che ha richiesto il ricovero di Matteo Messina Denaro, alias Andrea Bonafade, all’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo, dove il boss è stato operato nel novembre 2020. Non è stato lui, però, a diagnosticare per primo la patologia tumorale.
Dall’analisi della enorme documentazione sanitaria trovata nel covo di vicolo San Vito non è finora emersa la diagnosi – colonscopia inclusa – che ha dato il via al percorso terapeutico di Messina Denaro a carico del sistema sanitario sanitario nazionale.
Scoprire il nome del medico significherebbe svelare un tassello importante della rete di Messina Denaro, i cui spostamenti vengono mappati grazie ai cellulari.