Com’è andata la gestione dell’allerta meteo, sindaco?
“Direi bene, abbiamo retto. Ora dobbiamo pensare a programmare interventi essenziali”.
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, dopo il giorno di pioggia abbondante a Palermo, con alcune zone della città allagate, fa il punto della situazione.
Dunque, l’emergenza?
“La macchina ha risposto bene, dicevo, anche in forza del coordinamento che si è tenuto, minuto per minuto, con la prefettura e tutti gli enti impegnati. Molto importante è stata l’attività del Coc, il centro di coordinamento della Protezione civile, dove sono affluiti i dati”.
Chi ha operato sul campo?
“Tutti, con grande abnegazione e sinergia e non posso che ringraziare. Segnalo l’impegno delle associazioni di volontariato che hanno presidiato i punti più critici. Anche grazie a questa attività non si sono registrati danni a persone o cose”.
Lei è stato criticato da qualcuno per la chiusura delle scuole.
“Che, invece, si è rivelato un provvedimento necessario che ha decongestionato il traffico. Ringrazio i palermitani per il senso civico che hanno mostrato nell’aderire alle indicazioni. Rilevo, infine, l’utilità del sistema per tenere d’occhio i sottopassi. I tecnici sono ancora in campo per monitorare la situazione”.
Tutto bellissimo, sindaco. Ma Mondello, e non solo, si è allagata ed è diventata inaccessibile. A Partanna non si camminava, si navigava. E allora?
“Chi si lamenta ha ragione da vendere, troppo tempo è passato con il disagio gravissimo che avete raccontato. Noi siamo al lavoro per cambiare l’orizzonte, in tutte le zone caratterizzate da una depressione del terreno”.
Al lavoro come?
“Con gli uffici dei commissari per il dissesto idrogeologico e per la depurazione abbiamo in mente i programmi per andare oltre l’epoca delle mancate pianificazioni e delle occasioni perdute, superando definitivamente l’emergenza”.
Insistiamo: come?
“Con il completamento della rete fognaria a Sud, in via Messina Marine e a Danisinni, con il progetto della ripulitura e del risanamento del famoso ferro di cavallo di Mondello, con cui contiamo di liberare Valdesi, e le procedure per il collettore Nord-occidentale per affrancare Partanna”.
Lei promette di portare a termine le opere prima che finisca questa sindacatura?
“Intanto, avviamole. Con la consapevolezza di fare di tutto il necessario affinché giungano a compimento. Sottolineo anche un altro aspetto”.
Quale?
“La pulizia delle caditoie che ha dato un grande contributo. Non dovrebbe esserlo, ma è stata una novità”. (rp)