PALERMO – Sulle Commissioni abbiamo scherzato. Ennesimo colpo di scena al consiglio comunale di Palermo, dove da due giorni si attendeva la pubblicazione della delibera con cui venerdì scorso, a sorpresa, la maggioranza aveva modificato il regolamento per azzerare le Commissioni consiliari.
Un passaggio ormai dato per scontato e che aveva provocato anche un feroce scontro tra parte della maggioranza e il presidente Giulio Tantillo, che aveva abbandonato i lavori che erano continuati con l’approvazione della delibera a maggioranza relativa.
Votazione da rifare
Oggi però la sorpresa: a norma di Statuto, per approvare (e quindi modificare) il regolamento serve la maggioranza assoluta, ossia più di 20 favorevoli, mentre venerdì erano di meno con i lavori aperti con appena 16 presenti.
Una circostanza che durante la seduta non era emersa o segnalata dagli uffici o dal Segretario generale, né durante il dibattito, né prima del voto.
La notizia ha fatto presto il giro di Palazzo Comitini, generando il caos: la delibera adesso potrebbe essere ritirata in autotutela e quindi andrebbe presentata e votata di nuovo, stavolta con 21 sì. Impresa non facile, nel bel mezzo della sessione di bilancio e considerando gli scontenti tanto in maggioranza quanto in minoranza.
Il vero rebus è il destino delle attuali commissioni che, al momento, resteranno in carica, nonché di presidenti e vice a cui tocca convocare e stabilire gli ordini del giorno.
AGGIORNAMENTO
Intervenendo in Aula, il Segretario generale Raimondo Liotta ha confermato la validità della seduta di venerdì scorso ma che non è stato rispettato lo Statuto in mancanza di maggioranza assoluta. La delibera pertanto non può considerarsi approvata.