PALERMO – Undici medici rischiano il rinvio a giudizio per l’omicidio colposo di una donna di 49 anni. Daniela Stifanese, sposata e madre di due figli, fu operata per rimuovere un tumore benigno alla testa. Pochi giorni dopo ebbe una crisi e avvenne il decesso.
Si era rivolta al Policlinico perché le capitava spesso di perdere l’equilibrio e di avere dei mancamenti. Le fu diagnosticato un meningioma. Nel maggio 2021 entrò in sala operatoria. Secondo la Procura, quell’intervento le è costato la vita. L’udienza preliminare è iniziata davanti al giudice per l’udienza preliminare Filippo Serio che dovrà decidere se mandare a giudizio o meno il chirurgo Giovanni Grasso, gli aiuti Paola Montesu e Fabio Torregrossa, i neurochirurghi Maria Angela Pino, Domenico Messina, Luigi Basile, Antonino Costa, Rosa Maria Gerardi, Carlo Gulì, Domenico Iacopino e Rosario Maugeri. I parenti della vittima hanno chiesto di costituirsi parte civile con l’assistenza degli avvocati Salvatore Modica, Tiziana Monterosso, Ambra Di Cristina e Sergio Sparti.
Agli atti del fascicolo dei pubblici ministeri Luisa Vittoria Campanile e Federica La Chioma c’è una perizia secondo cui, dopo l’asportazione di una parte del meningioma, Grasso, Montesu e Torregrossa avrebbero dovuto eseguire una decompressione per ridurre l’ipertensione endocranica. C’era ancora la possibilità di recuperare le funzioni neurologiche. Gli altri medici sono imputati perché non avrebbero colto i segni di sofferenza successivi all’intervento.