PALERMO – Amava la politica e l’associazionismo. “Un ragazzo con lo sguardo sempre rivolto al prossimo, che non si tirava mai indietro”, dice chi conosceva Francesco Barbera. Per tutti era “Ciccio”, laureato in Giurisprudenza e impegnato anche nel sociale. Oggi a Palermo sono in tantissimi a ricordarlo.
L’addio delle associazioni universitarie
Ad annunciare la tragedia sono state le associazioni universitarie ContrariaMente e Rum, tramite un messaggio sui social: “Oggi salutiamo Ciccio Barbera, già rappresentante degli studenti nel consiglio di corso di studi in Giurisprudenza, ma per tutti e tutte amico, fratello, collega. Nessuno si aspettava niente del genere, ma forse era proprio nella natura di Ciccio quella di sorprenderti sempre, di andare sempre oltre qualsiasi aspettativa. Ed è quello che è successo ieri, quando il malore che lo ha colto non gli ha lasciato scampo e ha lasciato noi attoniti e sgomenti”.
“Ringraziamo Ciccio per essere stato esattamente così: solare, spiritoso, sempre pronto a strapparti un sorriso anche nei momenti meno opportuni, di una bontà e di una spontaneità fuori dal comune. Alla famiglia di Ciccio va tutta la nostra vicinanza e il nostro affetto per la grave perdita. Ciao Ciccio, ora balla per sempre la nuova Italia, mentre noi continueremo a impegnarci per costruirla qui, tenendoti sempre con noi”.
“Aveva tanti sogni, ma i piedi per terra”
A lasciare un messaggio per il trentenne è anche il Pd Palermo: “Oggi ricordiamo il dottor Francesco Barbera, per tutti semplicemente Ciccio. Un ragazzo di appena 30 anni, ma con la maturità e il cuore di chi sapeva già molto della vita. Laureato in giurisprudenza, era brillante, concreto, con grandi sogni ma sempre con i piedi ben piantati a terra. Un giovane uomo capace di prendersi cura delle persone e delle cose che gli stavano attorno, con discrezione e profondità”.
“Ciccio amava l’impegno, l’associazionismo, la politica vissuta come servizio – si legge -. Aveva tanti amici e chiunque l’abbia incontrato porta con sé il ricordo di un sorriso, di una battuta, di un momento di leggerezza. Ciao Ciccio. Resterai con noi, nei gesti buoni, nelle risate condivise, nel silenzio che ora ci unisce”.
Muore a trent’anni a Palermo: incredulità e dolore
Increduli e sotto choc i tanti colleghi, gli amici, che in queste ore ricordano aneddoti e momenti spensierati trascorsi insieme. Tra questi c’è Andrea: “L’ultima volta che ti ho visto, alla fine di una giornata di lavoro pesante stavi scendendo dalla tua macchina e prima ancora di avermi visto mi avevi già fatto sorridere con uno dei soliti motivetti. Ci sono mille ricordi, mille scene, mille risate, mille fotogrammi che scorrono veloci”.
“Passaggi in macchina, viaggi in motorino verso lo Steri – prosegue Andrea – tu che russi come un trattore sul sedile della mia macchina, io che mi lamento di qualcosa che mi sembra importante e tu che ne ironizzi. Io che svengo in auletta e tu che decidi di mettermi con 30 gradi il tuo cardigan come coperta. E poi quei ricordi che fanno tanto ridere ma che non posso né voglio scrivere, quelli che sanciscono un’amicizia inaspettata e sempre leale, come solo tu sai essere. Ci hai abituato a motivetti e canzoncine che annunciavano il tuo arrivo ma non ne avevi preparato uno con cui salutarti. Che la terra ti sia lieve, ciao amico Ciccio”.
L’ultimo saluto
Domani, mercoledì 20 agosto, sarà il giorno dell’ultimo saluto. I funerali saranno celebrati nella chiesa di San Giovanni Bosco, in via Messina Marine a Palermo, alle 12.

