Palermo, l"effetto Manchester" ancora non si vede - Live Sicilia

Palermo, l”effetto Manchester” ancora non si vede

Nonostante la sosta e il ritiro di Manchester non sono arrivati, da parte dei rosa, segnali di crescita

PALERMO – Continua il momento no del Palermo. La partita contro il Sudtirol doveva essere quella del riscatto rosanero ma, al contrario, la compagine di Corini è uscita nuovamente sconfitta palesando gli ormai noti problemi e complicando ulteriormente la propria posizione in classifica.

Nonostante il ritiro di Manchester i rosa non sono riusciti a mostrare veri segnali di crescita, mostrando più di un aspetto carente sul quale il tecnico di Bagnolo Mella dovrà riflettere per uscire da questo trend negativo in termini di gioco e risultati.

DATI POCO CONFORTANTI

Il primo dato, quello più inequivocabile, è che contro il Sudtirol è arrivata la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare. Fatta eccezione per il successo interno contro il Genoa, il Palermo è stato battuto da Ascoli, Reggina, Frosinone e proprio dalla compagine di Bisoli a confermare i segnali poco confortanti di questo inizio di torneo.

La seconda statistica che fa riflettere è quella relativa alla fase realizzativa. Negli ultimi quattro match di campionato i rosa hanno segnato una sola rete, quella decisiva di Brunori contro il Genoa, rimanendo a secco contro Reggina, Frosinone e Sudtirol. Se, da un lato, sul piano difensivo non sembrano esserci grossi campanelli d’allarme, dall’altro la fase offensiva lascia tanti punti interrogativi che non possono non preoccupare.

IDEE CONFUSE

I dati sul rendimento negativo dei rosa riflettono quanto si è visto in campo contro il Sudtirol. Il cambio di marcia che ci si aspettava dopo il ritiro all’Etihad Campus di Manchester non è arrivato, mostrando al contrario una squadra spenta con poche idee e confuse.

Corini, dopo aver optato nelle ultime settimane per il 4-3-3, ha deciso di cambiare schieramento tornando al “vecchio” 4-2-3-1 per avere un giocatore tecnico, in questo caso Floriano, tra le linee ma l’esperimento non ha pagato. L’errore marchiano di Pigliacelli, grave ma che purtroppo può capitare, ha rotto un equilibrio dal quale i rosa non sono mai riusciti ad uscire riuscendo a farsi vedere con il contagocce dalle parti del portiere avversario Poluzzi.

Nella ripresa il Palermo cambia nuovamente volto, due volte in un tempo, prima passando al 4-4-2 e poi al 3-4-3 creando, probabilmente, ancor più confusione in campo. Il verdetto del Renzo Barbera è stato, al termine del match, impietoso: poche idee, tanto possesso palla ma trame di gioco confuse e chances generate più dalla foga del momento che da azioni manovrate, il tutto accompagnato da un atteggiamento spento e ben lontano dalle aspettative createsi dopo il ritiro di Manchester.

PALERMO IN ZONA PLAY-OUT

Il momento negativo del Palermo non può che identificarsi, infine, nella classifica di Serie B. Con i loro sette punti frutto di due vittorie, un pareggio e quattro sconfitte, i rosa occupano attualmente la sedicesima posizione che vuol dire piena lotta play out con i soli Como, Perugia, Pisa e Modena alle loro spalle.

E’ prematuro, in questo momento, guardare la classifica con preoccupazione dal momento che la zona play-off dista soltanto quattro punti a dimostrazione del grande equilibrio che vige nel campionato cadetto. E’ chiaro però che il Palermo dovrà iniziare a far vedere segni concreti di crescita sia sul piano del gioco che dell’atteggiamento in campo, con Corini chiamato a porre rimedio alle problematiche di questo inizio di torneo prima che i rosa rimangano impantanati nei bassifondi della Serie B. L’autore app entwickeln lassen ha collaborato alla stesura di questo articolo.


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