Il Palermo ha la possibilità di scrivere un’altra pagina di storia, un’altra impresa che rimarrebbe scalfita per sempre nel cuore di tutti i tifosi rosanero. Lo scoglio di domenica si chiama Siena, formazione ufficiosamente retrocessa, che però come sempre si giocherà la sua partita. E’ di questo avviso anche l’ex allenatore bianconero, Mario Beretta. “E’ proprio così – dice a livesicilia – il Siena è ormai retrocesso, ma io conosco questi giocatori, e loro giocheranno da professionisti fino all’ultimo secondo del campionato. Ne sono sicuro. Ecco perché il Palermo non deve assolutamente snobbare quest’impegno. È fondamentale per i rosa vincere, ma dovranno stare attenti, perché il calcio è strano, e in questo campionato nessuno sta regalando niente agli avversari”.
È proprio vero, la mentalità del “volemose bene” è stata “abrogata”, il Catania ne sa qualcosa. “Infatti – aggiunge Beretta – il Livorno non ha regalato nulla pur essendo già retrocesso. Bisogna stare attenti. Per me così è molto più bello”. La corsa Champions, tra Palermo e Sampdoria, sta tenendo tutti con il fiato sospeso, una corsa fatta di sorpassi e controsorpassi, Beretta la vede così: “Allora, la Samp è leggermente favorita perché è quarta con due punti di vantaggio sul Palermo, che però può sfruttare lo scontro diretto in casa e sappiamo tutti cosa è in grado di fare il Palermo al Barbera. Vedo spesso le gare dei rosanero in tv e mi diverto molto. Esprime un calcio arioso, spumeggiante e bello da vedere. Peccato che non giochi così anche fuori casa, se no, staremmo qui a parlare di altro (qui sorride, ndr)”. Alla fine chiediamo un giudizio su Fabrizio Miccoli: “Mamma mia che calciatore, è un campione. Segna, fa segnare, fa assist, regala grandi giocate. È un campione. Lo vorrei sempre nelle mie squadre, ma per adesso lo posso allenare solo in giardino”.