PALERMO – Un incendio è divampato nella discarica di Bellolampo, ma è stato subito spento dalle maestranze della Rap. Le fiamme hanno interessato la zona del Trattamento biomeccanico dei rifiuti. Fortunatamente si è evitato che il fuoco raggiungesse le vasche di raccolta come avvenuto lo scorso luglio, disperdendo diossina nell’aria. Sono andate a fuoco delle ramaglie che erano coperte in attesa di essere triturate”. L’azienda è intervenuta con i propri mezzi antincendio.
Sono giorni di emergenza a Palermo. Temperature record e forte vento alimentano le fiamme. La serata di ieri, 21 settembre, è stata intensa per i residenti della zona di Brancaccio, a causa degli incendi, che hanno minacciato le vie Fichidindia e San Ciro e la provincia, me le fiamme non sono state domante del tutto.
Tutti gli uomini e mezzi del corpo del comando provinciale sono stati impegnati per fronteggiare l’emergenza dettata dalle elevate temperature, dai venti di scirocco. Per domare le fiamme è stato chiesto il supporto di una squadra proveniente dal distaccamento di Piazza Armerina in provincia di Enna.
Le fiamme, a causa del vento, sono nuovamente divampate a causa del vento. Per domarle stanno lavorando i vigili del fuoco ma anche i residenti che stanno utilizzando le pompe per irrigare i giardini e cercare di bagnare quanto possibile la vegetazione a protezione delle abitazioni.
“Il Comune deve pulire le erbacce che crescono nelle strade e nei terreni di sua competenza – racconta un residente – Non possono venire a Brancaccio e pulire solo quando ci sono le commemorazioni di Don Pino Puglisi. Le periferie sono abbandonate. Non ce l’ho con il sindaco che ha trovato una situazione drammatica. Ma servono interventi costanti e duraturi. Anche sulle strade. Vengono a rattoppare le buche con l’asfalto freddo. Dopo una settimana le buche si sono riformate e si va avanti così e noi distruggiamo le auto e rischiamo a causa della mancata pulizia delle strada di perdere la casa”.
Uscita anticipata stamani per gli studenti del liceo scientifico Benedetto Croce di Palermo. Il motivo è da ricercare nel troppo caldo nelle classi. Nel capoluogo la temperatura in questo momento è di circa 33 gradi, con vento di scirocco. A firmare la circolare è il dirigente scolastico. I ragazzi del secondo turno erano entrati alle 11 (il primo turno va dalle 8 alle 11) e sono stati autorizzati a lasciare le classi alle 12.10.
Incendi in provincia di Palermo
Al momento sono in corso interventi ad Altofonte, Gibilrossa, Misilmeri, Piana degli Albanesi, Torretta e Prizzi. Dalle prime luci sono presenti in volo anche tre Canadair sulle località di Gratteri, Gibilrossa e Santa Cristina.
Da questa mattina nella zona alle porte del capoluogo stanno volando tre canadair per spegnere gli incendi.
Un lungo fronte di fuoco viene alimentato dal vento di scirocco da Gratteri fino alle porte di Cefalù. L’incendio è partito dalle montagne attorno a Gibilmanna e si è esteso in una zona già devastata dagli incendi di questa estate. Le fiamme sono arrivate nella contrada di Rapputi creando una “situazione molto complicata”, ha detto il vice sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina. Un Canadair inviato nella mattinata ha dovuto interrompere le operazioni a causa del vento forte.
Incendi a Bagheria
Sono in corso, da qualche ora, una serie di incendi nell’area di contrada Rajata a Bagheria, in provincia di Palermo. Diverse le segnalazioni giunte da cittadini che abitano la zona e che lamentano aria poco respirabile. Sono immediatamente intervenuti i vigili urbani, 2 autobotti richieste dall’amministrazione comunale, ed una terza è in arrivo, l’ufficio protezione civile comunale ed i moduli antincendio della protezione civile, si attende l’arrivo dei vigili del fuoco. E’ presente anche l’amministrazione comunale per verificare la situazione.
Scuole chiuse a Gratteri
Le scuole di Gratteri, nelle Madonie, sono state chiuse per l’emergenza incendi. Lo ha disposto il sindaco Giuseppe Muffoletto, che ha invitato i cittadini ad adottare misure di sicurezza e di cautela per evitare la diffusione delle fiamme nel centro abitato.
Schifani nella sede della protezione civile
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, si è recato nella sala operativa del Corpo forestale per seguire, in tempo reale, la situazione degli incendi che sono tornati a devastare la Sicilia. Il governatore ha voluto ancora una volta dimostrare la gratitudine e il sostegno a tutti coloro che stanno profondendo un grande impegno in queste ore così difficili, dice una nota della Regione.
“Ho voluto recarmi personalmente nella sala operativa del Corpo forestale regionale per avere un quadro della situazione dei roghi. Ho constatato il livello di impegno di uomini e mezzi per fronteggiare la nuova emergenza e verificato le modalità operative del coordinamento degli interventi sul territorio. Lo sforzo della struttura antincendio regionale è massimo”. Ha dichiarato il presidente Schifani.
“Ringrazio – ha aggiunto Schifani – chi in queste ore si sta prodigando sul territorio per contrastare le fiamme e per aiutare le popolazioni delle zone colpite. Ancora una volta il territorio della nostra regione è stato oggetto di attacchi criminali che stanno causando immensi danni ambientali e apprensione tra i residenti. Confido in un fronte comune tra istituzioni e cittadini per isolare e denunciare i responsabili dei roghi – ha concluso Schifani -, ma anche perché maturi la consapevolezza della gravità di un fenomeno che è già costato vite umane e danni ambientali incalcolabili al nostro territorio”.
Chiusa la Statale 187
A causa di un incendio è temporaneamente chiuso al traffico un tratto della strada statale 187 “di Castellammare del Golfo” in entrambe le direzioni, nei pressi di Trappeto (Palermo). Il traffico è deviato. Sul posto sono presenti le squadre Anas, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine per la gestione del traffico.
Roghi anche a Messina
Numerosi interventi dei vigili del fuoco si sono registrati a Messina a causa delle fiamme che sono divampate a Barcellona Pozzo di Gotto, a Fondachelli Fantina, a Sant’Agata di Militello, a Militello Rosmarino, a Patti, a Sinatra, a Mistretta e a Tusa.
I pompieri hanno lavorato incessantemente per la salvaguardia di persone, animali e cose e per il contrasto ai roghi che hanno carbonizzato decine di ettari di terreno.
I roghi, dopo diverse ore, sono stati domani. Ad aver impegnato principalmente i vigili del fuoco è stato il rogo che a Milazzo ha interessato un vasto canneto, in via Ciantro, che ha lambito diverse attività commerciali quali un hotel, un distributore di carburanti, alcune rimesse di barche e un vecchio deposito.
Incendi nel Trapanese
Un incendio sta interessando il Monte Sparagio nel Trapanese. Le fiamme, alimentate dal forte vento di scirocco, risalgono verso il bosco del Giacolamaro, grande zona alberata della montagna. L’allarme è scattato intorno alle 14.30. Sul posto lavorano le squadre della Forestale, squadre antincendio regionali e volontari dell’associazione Sos Valderice. Per le forti raffiche di vento gli elicotteri non sono potuti intervenire.