I palermitani rischiano un’estate con i rubinetti a secco. A denunciarlo è la Femca Cisl per la quale dalla “condotta Nuovo Scillato, la migliore fonte di approvvigionamento idrico della città”, finiscono a mare anziché nella case del comprensorio di Palermo, “ben mille litri al secondo di acqua purissima e a costo zero, della sorgente. Uno sperpero che dura nel silenzio da oltre un anno, per mancanza di manutenzione degli impianti, deficit di programmazione degli interventi e, in fin dei conti, per inadeguata gestione manageriale dei vertici Amap”. Lo afferma la segreteria provinciale della federazione Cisl dei servizi idrici e dell’energia. “Si perdono drammaticamente circa 30 milioni di metri cubi d’acqua, l’anno – aggiunge il sindacato – e questo nonostante il bisogno idrico di Palermo. E nonostante le sollecitazioni all’intervento, di Cgil, Cisl e Uil, che lo scorso 19 marzo hanno preso carta e penna e scritto una lettera al sindaco della città, Diego Cammarata e al presidente e ai componenti del cda, di Amap spa. ‘Quali ragioni – chiedevano i sindacati – hanno impedito e impediscono a tutt’oggi, dopo oltre un anno, di ripristinare la piena efficienza della condotta Nuovo Scillato?’. Nessuna risposta e nessun convocazione, è seguita alla lettera”
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