PALERMO – Eseguito il primo intervento su una neonata nel nuovo reparto di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Arnas Civico di Palermo.
Ad eseguire la valvuloplastica polmonare il dottore Michele Saitta, cardiologo interventista da 20 anni, arrivato dal centro cardiologico dell’ospedale di Taormina e con esperienza al prima ha lavorato Gaslini di Genova, coadiuvato dalle cardiologhe Sabrina Spoto ed Annalisa Alaimo.
La piccola soffriva di una stenosi grave della valvola polmonare, patologia riscontrata durante la gravidanza, grazie all’esame ecocardio fetale, che ha permesso ai sanitari di agire con prontezza a poche ore dalla nascita. La valvola polmonare assicura il passaggio di sangue tra ventricolo destro e arteria polmonare e agisce in modo che il sangue non ossigenato non torni indietro.
I dettagli dell’operazione
L’intervento, spiegano i sanitari del Civico, è stato eseguito con tecnica percutanea accedendo con un catetere alla vena femorale che arriva alla valvola la quale viene dilatata tramite un palloncino, che a sua volta gonfiandosi la disostruisce. L’operazione è perfettamente riuscita e la bimba sta bene.
Per portare a termine l’intervento c’è stata anche una lunga preparazione pre e post operatoria della neonata, con un lavoro di équipe formato cardiologi, ginecologi e neonatologi. Tra questi, il direttore della ostetricia e ginecologia del Civico, Antonio Maiorana, il quale ha seguito nella gravidanza F.N. di 31 anni. È stato lui a percepire che c’era qualcosa che non andava bene e a richiedere l’esame ecocardio fetale che ha fatto emergere il problema.
“È stato fondamentale – spiega Maiorana – che la signora fosse presa in carico da un’équipe di specialisti. Da noi l’ha seguita il nostro ambulatorio di gravidanze a rischio, coordinato da Francesco Forlani e da Marianna Tornabene. Da lì è iniziato un lavoro corale con i colleghi della cardiochirurgia pediatrica del nostro ospedale e già dalla sala parto con i colleghi dell’Utin. In questi casi, è importante fondamentale che il bimbo rimanga all’interno dell’utero quanto più a lungo possibile, per affrontare l’intervento nelle migliori condizioni. La bambina è nata con taglio cesareo, a 39 settimane, quasi 3,4 chili”.