BERGAMO – La sconfitta più brutta. Un buon Palermo perde a Bergamo 1-0 dopo avere a lungo dominato ma mai concluso in porta. Brutto perdere così, brutto uscire sconfitti da un campo in cui i rosa non avevano sofferto tanto, in cui si è visto anche un gioco decente. Raimondi, l’ex che fa male, a pochi sussulti dalla fine fa centro e butta al tappeto il nuovo Palermo di Gasp, rivoluzionato dalla testa alla coda.
E’ stata una partita brutta, con rare occasioni da rete, ma anche un punto in un campo ostico come quello di Bergamo a questa squadra sarebbe andato più che bene; invece no, perché c’è da fare i conti anche con la sfortuna, con una nuvola nera che non vuole abbandonare il Palermo. Con un po’ di cinismo e concretezza in più, il Palermo avrebbe sicuramente avuto ragione di un’Atalanta priva di gioco e di identità. Ma il calcio, a volte, si diverte a farti male e allora quando meno te lo aspetti ti arriva il gancio fatale che abbatterebbe chiunque. Davvero un peccato, ma il Palermo se vuole trovare una nota positiva, non deve pensare negativo, perché c’è ancora da giocare, anche se le altre squadre corrono, segnano e fanno punti.
La cronaca. Rivoluzione Gasperiniana: Miccoli out, Donati centrale di difesa e capitano, tridente in avanti con Ilicic, Hernandez e Giorgi. In difesa anche Von Bergen e Munoz. Nell’Atalanta in avanti Moralez, Denis e Bonaventura. Rosanero che con il 3-4-3 si spingono subito in avanti e al 9’ Munoz di testa mette alto da buona posizione. Il Palermo tiene il campo mentre i bergamaschi ci provano con una botta di Cigarini, alta sopra la traversa. Al 27’ Hernandez viene messo giù ma per Giacomelli non ci sono gli estremi per il rigore e si va avanti. Bella la conclusione di Barreto e a risposta di Consigli che si salva in angolo, è un buon Palermo che non soffre e che gioca continuamente palla.
Al 38’ annullato una rete a Munoz che segna in posizione di fuorigioco. In campo si vede solo la formazione di Gasperini che mette sotto un’Atalanta priva di ardore e determinazione, in avanti però manca l’ultimo tocco e soprattutto maggiore cinismo sotto porta. Rosa che continuano a bussare alla porta di Consigli, al 45’ punizione di Donati intuita dal portiere orobico. Si va al riposo sullo 0-0 ma con i rosanero speranzosi di metterla dentro, prima o poi.
Nella ripresa, nessuna sostituzione per i due tecnici. E’ sempre il Palermo a tenere in mano il pallino del gioco ma manca lo spunto in avanti dove Hernandez fa poco. Il Gasp cambia, fuori Ilicic e dentro Miccoli. I rosa soffrono solo nelle ripartente dell’Atalanta che però non sfrutta mai Denis. Entra anche Pisano al posto di Giorgi. Che brivido al 75’ quando De Luca entra in area, semina il panico, e Ujkani salva sul rasoterra dell’ex Varese. Poi sbaglia la difesa orobica e per poco Hernandez non beffa Consigli in velocità. Al 42’ Cigarini sfiora l’angolino e dopo trenta secondi arriva la testata di Raimondi che batte un incolpevole Ujkani per il gol che consegna tre punti all’Atalanta. Per il Palermo c’è solo il tempo di un assalto finale con Dybala buttato nella mischia all’inizio dei 5 minuti di recupero concessi da Giacomelli. Il talento argentino si segnala solo per un paio di dribbling in cui viene steso a centrocampo costringendo l’arbitro ad estrarre il cartellino giallo. Finisce 1-0 per l’Atalanta ma i rosa hanno mostrato segnali di risveglio in pochi giorni di cura Gasperini. Fra tre giorni sarà di nuovo campionato sul campo del Pescara. L’occasione del riscatto è dietro l’angolo.