PALERMO- In quindicimila hanno preso parte alla parata arcobaleno del Palermo Pride 2024 dedicata quest’anno alla lotta alla violenza di genere, un tripudio di colori che ha animato le strade dal centro storico del capoluogo siciliano: da via Roma, luogo di concentramento, fino a cantieri culturali alla Zisa dove prenderà il via la serata.
“E’ il momento più bello, è il momento in cui scendiamo in piazza con la nostra rabbia – ha dichiarato Daniela Tomasino, presidente coordinamento Palermo pride – ma anche con la voglia di costruire qualcosa di nuovo, di creare relazioni e bellezza. In questo momento Palermo è una città abbastanza inclusiva ma è tutta l’Italia che sta facendo dei passi indietro”.
Le strade di Palermo si sono colorate, come le panchine e anche le strisce pedonali. La parata ha preso il via da via Roma, all’altezza dell’incrocio con corso Vittorio Emanuele, per poi snodarsi lungo le vie principali della città fino a raggiungere via Paolo Gili.
I partecipanti hanno sfilato con striscioni, bandiere arcobaleno e costumi sgargianti. La musica ha accompagnato la parata lungo tutto il percorso, con dj e artisti locali. Tanti gli striscioni per promuovere messaggi di uguaglianza, rispetto e libertà. “quest’anno la lotta per i diritti lgbtq+ è legata alla denuncia contro la violenza maschilista e patriarcale”.
“Credo sia giusto dare spazio a tutte le sensibilità, a tutte le identità che fanno parte della comunità – ha dichiarato il sindaco, Roberto Lagalla – viva il Pride e viva ogni festa che mette in risalto la libertà e i diritti di ogni persona. Credo che questa città abbia tanto rispetto per i diritti di tutti”.
La polemica politica
Non è mancata la polemica politica, interna al centrodestra, che abbiamo raccontato qui. Edy Tamajo, assessore regionale di Forza Italia ma soprattutto freschissimo recordman di preferenze alle ultime Europee, non lascia spazio a dubbi: “Il Pride non ha colore politico, è un momento fondamentale per rivendicare i diritti di tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o da qualsiasi altra caratteristica personale”.
“Il Pride è ormai una manifestazione ideologica della sinistra – attacca l’ex vicesindaco Carolina Varchi -. Agli esponenti della coalizione di centrodestra e agli organizzatori che parteciperanno garantisco che nessuna delle rivendicazioni del Pride diventerà mai legge, così come abbiamo promesso ai nostri elettori quando ci siamo presentati alle elezioni”.