“La questione del possibile diritto al voto negato a migliaia di palermitani, dovuta ai disservizi del sistema informatico, nonostante le rassicurazioni, e denunciata da Antonio Triolo ed Elisabetta Luparello (candidati di Prima l’Italia, ndr), è gravissima e mette in crisi un pilastro della democrazia”.
“Cittadini rimandati a casa”
“Ci si chiede se sia pensabile, a distanza di 5 giorni dall’attacco, la mancanza di notizie e date certe rispetto al ripristino definitivo della normalità; se sia normale che, nonostante i rutilanti comunicati di ripresa, i cittadini continuino ad essere rimandati a data da destinarsi quando chiedono l’erogazione di servizi a cui hanno diritto, come ad esempio il rilascio di certificati elettorali”.
A sottolinearlo è Alberto Samonà (Lega – Prima l’Italia) in una nota stampa. “Ciò detto, nell’appellarmi anche io al prefetto e a ministero degli Interni perché garantiscano la regolarità del voto e il diritto al suo esercizio per tutti gli aventi diritto (disabili e fragili in testa), verificherò con l’assessore agli Enti locali se sussistano le condizioni per un invio di ispettori da parte della Regione, per chiarire i contorni di una vicenda poco chiara e verificare le modalità di gestione di questa situazione da una società in house dello stesso Comune di Palermo”.