Palermo – L’assemblea dei soci della della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo, ha nominato i componenti del nuovo Consiglio di amministrazione della società: Vito Riggio, in quota Provincia regionale di Palermo; Salvatore Burrafato, in quota Comune di Palermo; Alessandro Albanese, in quota Camera di commercio; Giovanna Chiavetta, in quota Provincia metropolitana di Palermo; Giovanni Maniscalco, in quota Comune di Palermo.
All’assemblea hanno preso parte Nicola Vernuccio, direttore generale della Provincia regionale di Palermo; Carolina Varchi, vicesindaco del Comune di Palermo; Alessandro Albanese, commissario della Camera di commercio; Giangiacomo Palazzolo, sindaco del Comune di Cinisi; Giuseppe Russello, presidente di Sicindustria Palermo e Mario Russo per Federalberghi.
I nuovi componenti del consiglio di amministrazione hanno accettato l’incarico e fissata la prima riunione il prossimo 16 marzo alle 10, per la nomina delle cariche di presidente, amministratore delegato.
Intanto sulle nomine effettuate sull’altra partecipata arrivano le forti critiche dell’opposizione consiliare a Palazzo delle Aquile. “L’amministrazione Lagalla garantisca la presenza di genere prevista dalle leggi e dagli statuti nelle società partecipate del comune di Palermo”. L’ha chiesto a nome dei gruppi Progetto Palermo, Pd ed Azione il consigliere Massimo Giaconia.
La richiesta è avvenuta stamattina in apertura dei lavori del consiglio comunale. Giaconia ha sollecitando la convocazione dell’aula per lunedì prossimo con la presenza della vice sindaca Carolina Varchi e del capo di gabinetto, per avere riscontro circa le osservazioni sollevate in merito al mancato rispetto delle normative vigenti a garanzia del principio della rappresentanza di genere in tutti gli organi amministrativi e di controllo delle società partecipate del comune di Palermo.
“Sia il Dpr 251/2012 che il comma 4 dell’art. 11 del decreto legislativo 175/2016 (Tusp) sanciscono un principio riportato in tutti gli statuti delle società partecipate del Comune – aggiungono – ovvero che in ciascun organo debba essere garantito al genere meno rappresentato almeno un terzo dei o delle componenti. Apprendiamo invece che con determina sindacale dell’8 marzo, giornata internazionale delle donne, il sindaco ha designato quali componenti del consiglio di amministrazione della Amg Energia spa 3 uomini. Come temevamo il rischio è che la parità di genere venga perseguita attraverso simboli ed annunci cui non seguono fatti concreti. Non avendo il presidente del consiglio comunale dato tempestivo riscontro ad una richiesta per noi prioritaria abbiamo ritenuto doveroso abbandonare i lavori nella speranza di non dover procedere alla segnalazione di tali irregolarità ai competenti organi di controllo ovvero il Mef ed il Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri”.