Palermo, se la movida | diventa un inferno - Live Sicilia

Palermo, se la movida | diventa un inferno

Commenti

    Finalmente una parola chiara, un articolo serio. Sono D’ACCORDISSIMOOOOOOOOO!!!

    ” ….chiusura dei locali , forse , ritorno ad un centro storico nuovamente buio e deserto ”
    Ne abbiamo le scatole piene di questo ritornello , il centro storico di giorno è già un
    deserto , quei pochi abitanti che lo stavano colonizzando , a causa di questa movida
    chiassosa lo hanno già abbandonato , di pomeriggio è buio , e non sono certo i pub
    ad illuminarlo di notte . I negozi diurni , quei pochi rimasti ,chiudendo , spegnendo le luci esterne , lo fanno ritornare al buio più presto , e non sono i punti luce comunali ad illuminare le strade .Quindi riflettiamo un po’ .

    Concordo totalmente.
    Dovrebbero capirlo, e spero si siano resi conto anche sindaco, giunta e consiglieri comunali, che il diritto dei residenti non è sullo stesso piano del piacere del divertimento a tutti i costi.

    La movida nel centro storico era logico aumentasse con l’isola pedonale di via maqueda quindi con la conseguente nascita di attività commerciali di ristoro.

    Se l’amministrazione comunale in primis il “sindaco” si occupasse della città invece di andare alle manifestazioni delle sardine oppure dichiarare che Palermo é una città “eccitante e sicura” allora vivremmo meglio.

    Basta guardare le classifiche del sole 24 ore per rendersi conto che é una cittá che si abbandona al suo declino, e la Ztl notturna non risolvere il problema degli abusivi, della musica alta ma servire a rimpinguare le casse del comune che sono a secco.

    Probabilmente a qualcuno fa comodo permettere tutto questo casino notturno , tra l ‘altro è normale fare aree pedonali e poi aprire pub a cielo aperto sotto i balconi delle persone …invece di creare spazi per famiglie e i bambini…

    E non parliamo di vendita spopositata di alcolici (anche ai minorenni) e di “altro”, ovviamente 7 sere su 7: ma come si paga tutta questa robaccia spacciata per movida?
    E quando si torna a casa alle 2 di notte, l’indomani chi va a lavorare o a studiare?

    il comandate avrebbe bisogno di 650 unita’ , certamente da imboscare in uffici e girovagare in auto incuranti di tutto cio’ accade attorno!

    Una soluzione contro la movida selvaggia potrebbe essere quella di fare chiudere tutti i pub che usano lo spazio esterno disturbano la quiete pubblica

    I gazebo quindi lo spazio esterno è autorizzato in quanto pagano.

    Basterebbe far rispettare la legge e controllare capillarmente e continuamente i locali. Istituire ronde di poliziotti interforze armati di tutto punto, cani poliziotto antidroga e furgoni per arresti pronti all’uso. Come in tutte le più grandi città europee. Andate a Parigi a Barcellona a Berlino e vedete se tollerano le porcate che si compiono a Palermo. Una parola in più ad un poliziotto e sei già sul cellulare o prendi una manganellata in testa. E poi vedete che anche il siculo più grezzo incivile infame e mafioso diventa un agnellino. E si potrebbe tornare a vivere.

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma questo festino e le processioni mi chiedo che cosa hanno a che fare con il cristianesimo? Cosa hanno a che fare con una festa puramente religiosa? Siamo in un netta contraddizione il celebrare una santità con una manifestazione di opulenza proiettata in avvenimento puramente commerciale con il placet della Chiesa in una città molto discutibile con molte ombre dove la criminalità e molto diffusa che facilmente si riscontra nell'aria che si respira. È necessario che i cittadini superano il contrasto che si constata in modo evidente tra manifestazione di fede che non è per nulla fede giustificata dalla tradizione, mentre si osserva la città più volte teatro di criminalità e di episodi che evidenziano il degrado culturale, sociale, economico e soprattutto morale che abbiamo conosciuto con l'episodio dello stupro di gruppo. Occorrerebbe una profonda riflessione altro che festino e il tutto appare in forte contrapposizione con la storia di martire della patrona della città. La Chiesa dovrebbe chiedere ogni gesto per eliminare queste contraddizioni e di chiedere una festa più sobria che sia manifestazione di vera fede e niente di più. Le processioni sono in antitesi con il cristianesimo e non sono per nulla espressioni di fede.

Ci sino a Palermo interi Quartieri e non solo, dove la donna " la femmina" cresce nel mito del "maschio" detto " u masculu" troppo Toco, cioè il migliore " u megghiu i tutti". Cioè quello che già a 10 anni ha il capello gellato col ciuffetto, il telefonino, va alla prima comunione della cuginetta o sorellina ( già vestita da sposa quarantenne accompagnata in chiesa dai genitori in auto bianca strapuntinata). Ecco, crescono credendo che loro, "fimmine" devono avere il mito "du masculiddu" dominante. Vivono e scelgono "masculi" che comprano smart e suv con cui vanno dal parrucchiere e dall'estetista, subendo dal "mascolo" tutte le possibili "violenze" camuffate da un cavalierato sui generis. Vivono un rapporto vittima-carnefice cronico e Ecco, la questione è molto radicata e l'intervento dovrebbe essere preventivo-precoce di ordine sociale. Una Rivoluzione degli stereotipi tramandato e radicato. Auguri dottoressa e grazie per le Sue lodevoli iniziative

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