PALERMO– Papa Francesco ha scelto Palermo per concludere la sua visita pastorale in Sicilia, ma i palermitani proprio non vogliono correre il rischio che il Santo Padre si dimentichi di loro una volta in Vaticano. Tante le manifestazioni d’affetto e di entusiasmo per l’arrivo di Bergoglio in città, ma si rischia che le parole si perdano al vento. E quindi, perché non mandargli una ‘cartolina’?
Il gruppo Facebook “Cartoline da Palermo per Papa Francesco” raccoglie le testimonianze, visive e testuali, di tutti i cittadini che hanno qualcosa da dire al Papa. Niente di personale, precisano spesso gli utenti, anzi: il gruppo riunisce vere e proprie segnalazioni di esempi da… non seguire e comportamenti tutt’altro che decorosi, per un popolo e un’amministrazione che si dicono pronti ad accogliere a braccia aperte il massimo esponente della Chiesa.
Navigando tra i post del gruppo si trova davvero di tutto, sul filo di un’ironia che rasenta il sarcasmo. Qualcuno, ad esempio, segnalando l’abbandono selvaggio di rifiuti ingombranti a Brancaccio azzarda anche qualche ‘consiglio’ per la Santa Sede: “Nel caso il Papa abbia bisogno di qualche mobile per il suo arredamento, ha l’imbarazzo della scelta. Sicuramente quando arriverà troverà altri arredi”.
Un altro poi si dimostra ‘solidale’ nei confronti dei tanti visitatori attesi per il grande evento: “Per chi non dovesse trovare B&B disponibili, il sindaco Orlando mette a disposizione questa camera con vista sotto la chiesa di San Cataldo”, scrive, allegando la foto di un accampamento improvvisato con tanto di valigie. Malcontento anche da chi, nella sua cartolina da via degli Schioppettieri, scrive: “Un saluto affettuoso dalle favelas del centro storico, quelle in cui sarà vietato parcheggiare già dal 13 settembre perché a due passi dall’itinerario sacro e pulito”.
Che siano ironiche e scanzonate o incandescenti, le cartoline per il Papa sono accomunate dall’esasperazione delle persone. Residenti e non solo, come nel caso di chi racconta di vivere in Francia e di aver recentemente incontrato un’amica di ritorno da una vacanza siciliana: “Ha fatto il tour della Sicilia e le è molto piaciuta… Salvo Palermo. Le ho chiesto delle sue visite e mi ha risposto che non si ricorda di nulla a Palermo perché quando lei ci ripensa vede solo i sacchetti della munnizza e i cassonetti troppo pieni dappertutto. Mi ha fatto male, davvero male…”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è il consigliere comunale Igor Gelarda, responsabile palermitano della Lega e ideatore, con altri, del gruppo, che segnala personalmente a Papa Francesco: “Rifiuti abbandonati, una vera e propria discarica a cielo aperto a ridosso di un centro sportivo comunale. Largo Emilio Segre… Santità, se volesse venire a farsi un giro questo è l’indirizzo preciso”. “Dietro questo gruppo c’è anche il mio impegno – ammette Gelarda – ma la politica non c’entra. L’abbiamo fondato in quanto cittadini esasperati”.