Palermo, sequestrata una friggitoria 'aperta con i soldi delle scommesse'

Palermo, sequestrata una friggitoria: pane, panelle e soldi sporchi

Il blitz sul giro delle scommesse illegali. L'attività passa in amministrazione giudiziaria

PALERMO – Gli indagati per il giro di scommesse illegali avevano diversificato gli investimenti. Una friggitoria è finita sotto sequestro nell’ambito del blitz della squadra mobile di Palermo.

I proprietari occulti sarebbero Rosario Calascibetta, Salvatore Cinà e Giacomo Dolce a cui la Direzione distrettuale antimafia assegna un ruolo chiave nel giro di scommesse.

La friggitoria con l’insegna “Antichi sapori” si trova in via Villareale ed è stata inaugurata nel 2017. Da oggi prosegue l’attività in amministrazione giudiziaria. Formalmente è intestata a un uomo che secondo l’accusa, però, sarebbe un prestanome senza i soldi necessari per giustificare l’investimento.

Calascibetta e Dolce sono stati intercettati mentre discutevano dell’inaugurazione, della cucina che doveva essere ancora consegnata e, una volta avviata l’attivitià, di forniture e incassi da dividere. I poliziotti li hanno monitorati persino nel giorno del taglio del nastro. Assieme a loro c’era anche Cinà. La sua compagna lo definiva il “miglior socio” che si potesse avere.

È stata una conversazione intercettata fra Calascibetta e la moglie a svelare gli assetti societari. Alla domanda esplicita della donna (“Ma quanti soci siete?”) Calascibetta rispose “tre, io, Renato e Salvo”. Strano, la moglie era sorpresa: “Ah no quello di Castelvetrano?”. Fu un lapsus: “Giacomo è pure con noi”. Giacomo Dolce è nato a Gallarate, ma ha la Residenza a Castelvetrano.


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