11 Gennaio 2023, 19:04
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PALERMO – All’assessorato regionale al Turismo sono arrivati i finanzieri. I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno fatto “visita” agli uffici di via Notarbartolo a Palermo. Avevano in mano una doppia delega: della Procura regionale della Corte dei Conti e della Procura europea.
Un blitz per portare via i documenti sull’affidamento diretto per l’evento al Festival di Cannes organizzato della Regione siciliana. Tra l’edizione del 2022 e quella in programma quest’anno sono stati spesi e finanziati quasi sei milioni di euro.
Non solo: il faro si è acceso sull’intera programmazione e gestione dei fondi del dipartimento regionale Turismo degli ultimi anni, compresi quelli relativi alla rendicontazione delle spese.
Doppio mandato dunque, firmato dal procuratore regionale della Corte dei Conti, Pino Zingale, per scovare eventuali profili di danno erariale, e dei pm palermitani di Eppo, Amelia Luise e Calogero Ferrara, che si muovono quando c’è da scovare la mala gestio di fondi stanziati dalla Unione europea.
Le indagini riguardano l’affidamento senza gara alla società lussemburghese Absolute Blue che cura l’evento “Sicily, Women and Cinema” al prestigioso festival cinematografico francese.
Da un anno all’altro per la manifestazione la spesa è aumentata. Con il via libera al decreto, di cui ha dato notizia il giornale “La Sicilia”, si è passati dai 2,2 milioni di euro quando nella giunta regionale di Nello Musumeci c’era Manlio Messina ai 3,7 del 2023 sotto la guida dell’assessore Francesco Paolo Scarpinato del governo di Renato Schifani.
Sono entrambi esponenti di Fratelli d’Italia. Hanno difeso la regolarità delle procedure. Nessuna ombra, hanno ribadito con fermezza.
Servono tanti soldi, oltre 900 mila euro, per allestire “Casa Sicilia” all’hotel Majestic, 311 mila euro per lo “shooting” fotografico affidato a Moja (nome d’arte di Patrick Nassogne, a cui fa capo la Absolute Blue) 511 mila euro per “animazioni, conferenza stampa e consumi”, 306 mila per i pannelli pubblicitari e quasi 800 mila euro di manodopera, 30 mila per l’accoglienza degli ospiti della Regione siciliana.
Il Turismo è un pentolone che ribolle, di atti e fascicoli giudiziari. Ormai da un anno e in gran segreto ci sono indagini anche della Procura della Repubblica, coordinate dal capo dei pm Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Sergio Demontis. Sono partiti dal verbale della musicista Marianna Musotto, arrestata per un tentativo di corruzione.
Ai magistrati disse che non aveva alcuna intenzione di essere il capro espiatorio e svelò l’esistenza, a suo dire, di un sistema nel mondo degli spettacoli e degli eventi. E ha fatto i nomi di chi controllerebbe, da Palermo a Roma, la “scaletta” delle manifestazioni e la borsa della spesa.
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11 Gennaio 2023, 19:04