Sicurezza, parla il sindaco Lagalla VIDEO

Sicurezza, il sindaco Lagalla: “Cosa facciamo per Palermo”

La discussione sull'emergenza VIDEO

Appuntamento importante in consiglio comunale, a Palermo. Il sindaco Lagalla affronta il tema della sicurezza. L’inizio è fissato per le 12. La diretta dal canale Youtube del Comune.

Le parole di Lagalla

Il problema sicurezza a Palermo? Il sindaco Roberto Lagalla lo affronta in aula, in consiglio comunale, nella seduta annunciata e dedicata al tema. Snocciola dati e considerazioni, il primo cittadino.

“Esiste un allarme sociale e civico che pone una esigenza di attenzione e di ulteriore rafforzamento dei controlli e di attenta disanima – dice Lagalla -. Chi vi parla ha scritto al prefetto, fino dal mese di marzo, per il controllo del territorio. Nello stesso periodo si è aggiunta una nota al comando di Polizia municipale”.

“C’è un potenziamento dei servizi, grazie alle risorse messe a disposizione dal ministero degli Interni. Ci sono i controlli nelle borgate, c’è la vigilanza statica interforze alla Vucciria, con un servizio dinamico del centro storico”.

La vigilanza

Il sindaco riprende anche concetti già espressi nell’intervista a LiveSicilia.it: “Il sistema di vigilanza con le telecamere si arricchirà di altri 220 punti entro il 31 luglio. Entro l’anno ci saranno altre 400 postazioni. Le risposte ci sono: tutti gli eventi occorsi hanno trovato la piena individuazione dei responsabili. Alcune affermazioni, talvolta di soggetti che rivestono cariche di rappresentanza, dove si afferma che la situazione sia fuori controllo, credo che facciano male solo alla città e alla sua immagine”.

Numeri e ‘percezione’

Il sindaco parla di numeri: “Dal punto di vista statistico, il profilo dei reati contro la persona nel nostro Paese è in calo. Palermo mostra il maggiore calo statistico complessivo. Non minimizzo, ma le azioni messe in campo non sono inadeguate. Serve un potenziamento delle risorse che è in atto”.

Parla del “maggiore afflusso di turisti”, Lagalla di una città “attrattiva, capitale del nomadismo digitale”. Poi si concentra sul “disagio economico, sociale ed educativo”. Sulle “piazze di spaccio e le baby gang. Con l’assessorato preposto in rapporto costante con l’Ufficio scolastico provinciale e col Tribunale dei minori”. Cita “la rigenerazione urbana”. E conclude: “Questa amministrazione non è impreparata, né disattenta”.


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