La pioggia di Palermo battezza nel miglior modo possibile l’ultima giornata di campionato prima della pausa natalizia. I rosanero, infatti, battono …. il Siena di Malesani, agguantando la terza vittoria consecutiva dopo i successi su Cagliari e Milan. Delio Rossi sa che con la classifica così corta, anche solo tre punti potrebbero significare stelle, con un notevole balzo in avanti verso l’ambita Europa, o stalle con una pericoloso accesso al limbo della zona retrocessione.
Dopo pochi secondi è il Siena, però, a farsi vedere dalle parti di Sirigu con un colpo di testa di Maccarone che però spedisce il pallone alla destra dell’estremo difensore rosanero. I primi minuti di gioco sono caratterizzati da una eccessiva tatticità, con le squadre che stentano a portarsi avanti. Al secondo minuto il terreno bagnato beffa Bresciano che scivolando, non arriva a battere in rete un bel cross tagliato servito da Cavani e mancato clamorosamente da Curci. Al decimo il Palermo sale in cattedra trascinato da un ottimo Cavani. L’uruguaiano scodella al centro un ottimo pallone per Simplicio, ma il brasiliano manca l’ultimo colpo. Passano pochi secondi ed è vero assedio del Palermo. Curci salva miracolosamente il risultato intercettando un bel tiro di Simplicio prima e di Balzaretti dopo. Il gioco dei padroni di casa è fluido, grazie soprattutto ad un ritrovato Liverani che dimostra d’essere tornato padrone del centrocampo. Al 14′ l’ex rosanero Codrea si innervosisce e interviene e rimedia un’ammonizione per comportamento irregolare. Il Palermo continua a sfruttare il centrocampo cercando di far passare tutte le azioni dai piedi di Liverani. Al 22′ Miccoli cerca centralmente Cavani, l’uruguaiano non ci arriva, ma dietro di lui si fa trovare pronto Bresciano che raccoglie di prepotenza la sfera ai limiti dell’area bianconera, Peccato che l’australiano sbagli alla fine spedendo la palla in curva Sud. Alla mezz’ora Miccoli viene pescato bene da Cassani. Il fantasista calcia alto, ma sarebbe valso a poco dal momento che per il guardalinee era in fuorigioco. I ritmi calano e il Siena, che raramente riesce ad uscire dalla sua metà campo, prova a prendere fiato. Al 33′ Maccarone prova a sorprendere Sirigu con una sventola dai venti metri. Il pallone però è centrale e il portiere rosanero è attento a deviare in angolo. E’ una fiammata che accende il gioco. Così pochi secondi dopo la conclusione dei toscani, è Bresciano a provare il colpaccio. Curci ci mette tutto il corpo e il pallone finisce in calcio d’angolo. Più che una partita di calcio sembra di assistere ad una partita di basket, con i continui capovolgimenti di fronte. Se per il Palermo, però, l’azione si sviluppa sempre attraverso una certa coralità, il pivot bianconero è uno solo: Maccarone. Al 40′ Cavani, autore di una partita da primo della classe, decide che è giunto il momento giusto per fare ciò che un attaccante ama di più: segnare. L’uruguaiano arpiona con grande eleganza il pallone, dopo un bel cross teso di Balzaretti, e quindi lo spedisce in rete colpendolo d’esterno. Un ottimo biglietto da visita per quanti, nei giorni scorsi, hanno accostato il suo nome a quello dell’Inter. Gli ultimi minuti del primo tempo sono lo specchio dell’intera prima frazione di gioco.
La ripresa vede un avvio di marca bianconera, ma i toscani riescono solo a portarsi nell’area del Palermo senza risultare pericolosi. Al quinto minuto accade quello che non ti aspetti: Miccoli raccoglie centralmente un bel cross, portandosi faccia a faccia con Curci. Da solo davanti all’estremo difensore toscano, però, il fantasista rosanero è tradito da una irregolarità del terreno e il pallone termina a fondo campo. E’ l’ultima azione di Miccoli che poco dopo è costretto a lasciare il campo per un infortunio al polpaccio sinistro. Al suo posto Delio Rossi manda Migliaccio. Il Palermo stenta a trovare la verve del primo tempo e il tecnico romagnolo sceglie di richiamare Simplicio per schierare Pastore. Il brasiliano non prende bene la sostituzione, ma suo malgrado deve accomodarsi in panchina. Dall’altro lato anche Malesani pensa sia giusto cambiare qualcosa e richiama prima Jarolim per Fini e poi Paolucci per Calaiò.
Il ritmo della partita cala sostanzialmente e le due squadre evitano di farsi male. Al 20′ il Siena comincia a crescere. I bianconeri provano a farsi vedere dalle parti di Sirigu superando più volte la difesa rosanero. L’estremo difensore palermitano, però, è in stato di grazia e si fa trovare sempre attento su tutti i palloni. Alla mezz’ora Delio Rossi esaurisce i campi richiamando Cavani e inserendo al suo posto Budan. Per il croato è la duecentesima partita in una squadra italiana. La girandola delle sostituzioni termina al 34′, quando Malesani decide di giocarsi il tutto per tutto richiamando Rosi per inserire Rossi. Il finale di partita è una battaglia con equilibri e marcature che saltano con estrema facilità Il Palermo prova ad allungare con Pastore ma il tiro dell’argentino, fresco di convocazione in nazionale, esce di poco; e il Siena continua a provare il colpaccio che, fortunatamente, non arriva. Pochi minuti prima del fischio finale Kjaer rimedia un’ammonizione per un intervento scorretto su Fini. In pieno recupero l’arbitro si inventa una punizione ai limiti dell’area rosanero per un fallo, inesistente, di Bovo su un attaccante bianconero. Il tiro di Maccarone si infrange sulla barriera. Il triplice fischio finale manda le squadre in vacanza e regala al Palermo tre bei punti da mettere sotto l’albero.