PALERMO – I social sono una finestra aperta sulla vita reale. Nei post si raccontano gioie e dolori. C’è chi ha ricostruito la sparatoria alla Marinella. È un miracolo che non ci sia scappato il morto. Una ragazza di 21 anni, incinta, è stata colpita di striscio.
Il padre sceglie Facebook per ringraziare parenti e amici “per la vicinanza immediata e la compagnia fino alle alle 6 di mattina al pronto soccorso per me e soprattutto per mia figlia che è stata miracolata da oltre 10 colpi di pistola presa di sgricio da uno”.
Si rivolge “al mio campione che ha avuto la prontezza di buttarsi a terra”, ad una ragazza “che per fatalità era già scesa prima e mia moglie che ha visto la sagoma di pistola e gridare di buttarci a terra e sbattendo il ginocchio per ripararsi che stavano per sparare”.
Precisa che i colpi “ovviamente non indirizzati a noi ma eravamo nel posto sbagliato al momento sbagliato”. Nella notte di domenica scorsa qualcuno ha esploso una raffica di colpi in via Caduti sul lavoro. I poliziotti hanno trovato dieci bossoli in corrispondenza di una macelleria. Il figlio del titolare, qualche ora prima, sarebbe andato in ospedale per farsi medicare una ferita alla mano.
Gli agenti del commissariato San Lorenzo e della squadra mobile sono convinti che il giovane abbia rimediato una coltellata quando è scoppiato il putiferio durante i festeggiamenti per i santi Cosma e Damiano a Sferracavallo. C’è stata certamente una rissa davanti a una panineria, qualcuno racconta di sentito dei colpi di pistola. La scientifica non ha trovato bossoli per terra. Se davvero qualcuno ha fatto fuoco allora impugnava un revolver che non espelle bossoli, circostanza che però verrebbe esclusa.
Si indaga ancora. Chi ha sparato alla Marinella? È stata una vendetta per la rissa a Sferracavallo o qualcuno voleva completare il lavoro?

