Stasera alle 19, il reopening del PALAB, spazio polivalente che riapre in una nuova versione di respiro contemporaneo ed internazionale della fruizione dell’intrattenimento culturale, con spazi dedicati all’arte ed ai laboratori creativi, alla musica live, con una programmazione dedicata alla nuova generazione di musicisti locali e non, al rinnovato americanbar, con pianoforte per jam session e tavolo da biliardo per un atmosfera da club inglese, fino ad un originalissimo ristorante dove si potrà gustare il “soul food”, cibo dell’anima attraverso una cucina creativa gastrofilosofica, servita ascoltando su vinili vintage e/o in acustico-live musica rigorosamente soul….
E il PALAB presenta la prima edizione della mostra fotogragica ad inviti che ha per soggetto di ricerca “foto di famiglia”, opere quindi ispirate a tale concetto/oggetto nelle sue più disparate declinazioni, dalle canoniche foto di famiglia con pater familia, consorte e prole al seguito, fino alla sua concettualizzazione di spazio domestico vuoto in assenza della famiglia stessa.
PALAB in collaborazione con Palermofoto ha invitato 40 fotografi professionisti e non provenienti da tutto il mondo, si confronteranno autori con pluriennale esperienze espositive con altri alla loro prima expo pubblica in un mix molto stimolante ed esplorativo, l’allestimento riproporrà l’atmosfera di un laboratorio fotografico, dalle romantiche foto analogiche appese ad asciugare ai moderni lightbox retroilluminati.
L’esposizione godrà fra l’altro della proiezione di alcune preziose testimonianze di “foto di famiglia” storiche provenienti dall’archivio Seffer, la Famiglia Seffer fu una famiglia di fotografi Palermitani dell’800.
Erano eccelsi ritrattisti, con una produzione di ritratti dalla composizione armoniosa, accattivanti nelle pose di studiata naturalezza. Non realizzavano ritratti di nobil donne e uomini, ma di gente comune, popolani con le sue tradizioni e cerimonie. Allora si soleva spesso andare dal fotografo e non viceversa. Salvo Veneziano e Giuseppe Sinatra hanno quindi scovato dei frammenti d’archivio, frammenti di persone che volevano il ricordo di se stessi e dei propri cari che alla luce del sole volevano trasferire la loro immagine su lastre di vetro negative. Queste, ritrovate dopo quasi un secolo sperdute in cantine buie, sono ora qui nella famiglia di ricordi di questa expo. Qui la famiglia (chiunque essa fosse) ha senso di essere rappresentata.
Il comitato curatoriale è composto dalla direzione artistica di PALAB Tiziano Di Cara e Giuseppe Romano, da Salvo Veneziano e Giuseppe Sinatra del comitato artistico di Palermofoto, dall’architetto Riccardo Culotta, il coordinamento è di Valentina Greco.
A seguire ci sarà la presentazione del numero 7 di Kaffé arte in divenire dove è pubblicata anche un’intervista sulla Web sitcom PC – Panelle e Crocché a Fabiana D’Urso e Biagio Semilia.