Prendiamola come conferenza stampa di presentazione, anche se in realtà non lo è. Bortolo Mutti ha già iniziato da circa dieci giorni la sua nuova avventura con il Palermo, dopo la prima esperienza targata “Sensi”. Rispetto a Devis Mangia, lui, Lino, è molto più pacato, rilassato, e come se sapesse già a quali domande deve rispondere. Primo argomento della conferenza stampa di oggi a Boccadifalco, è stato l’impatto con la squadra: “E’ stato positivo, sia per quanto fatto a Novara che per il lavoro fatto in questi giorni. Il gruppo è sicuramente ristretto, vista anche l’assenza dei sudamericani, ma è di valore vista anche l’applicazione al lavoro da parte dei ragazzi. Fare una valutazione adesso è comunque sicuramente azzardato, vorrei prima lavorare con il gruppo al completo. Modulo? Questo non l’ho ancora intuito. La squadra ha assunto un assetto organizzativo di un certo tipo e il lavoro fatto in questi mesi era rivolto a una certa impostazione tattica. Senza determinati interpreti è difficile pensare a un cambio di indirizzo, anche se adesso credo che questo sia un aspetto marginale. La squadra deve crescere sia nel complesso che nei singoli, è giusto quindi lavorare sulla crescita”.
Immancabile la domanda sul rapporto con Zamparini: “Ho avuto con lui un colloquio molto breve a Novara al momento del mio arrivo. Abbiamo parlato sul modo di guidare la squadra con serenità, in maniera autorevole cercando di coinvolgere tutti, aspetto sul quale mi sono sempre basato – dice in sala stampa Mutti – mercato? Questo è il periodo più infelice per noi allenatori, viste le tante voci di disturbo che possono venire dall’esterno. Noi dobbiamo essere bravi a mantenere una certa riservatezza, per la tranquillità dell’ambiente, anche se sappiamo che può muoversi qualcosa. Con il presidente e con il direttore non abbiamo ancora affrontato questo aspetto, credo verrà fatto nella prossima settimana, adesso è importante per me conoscere i ragazzi a mia disposizione”.
Mutti che avrebbe anche richiesto alcuni giocatori alla società, come Donati, non si sbilancia ma fa intendere di voler comunque partecipare alle sedute di mercato con i massimi dirigenti: “Ci deve essere un programma, una struttura che già esiste e sul quale basarsi. Poter lavorare con il proprio presidente è sempre un piacere per un allenatore, anche se ci sono sempre esigenze societarie nel corso del mercato. Se ce ne sarà bisogno proporrò una mia lista diciamo vedremo. Sono già arrivati dei ragazzi sui quali dovremo fare delle valutazione, a me fa comunque piacere poter lavorare con il mio presidente su questo aspetto”. Infine un paragone con la sua prima parentesi rosanero: “A livello organizzativo è tutto diverso rispetto alla prima esperienza. Il primo anno è stato per me sicuramente bello, avevamo fatto bene nonostante qualche problema organizzativo. Il Palermo va sempre accostato alla sua realtà sociale, alla sua realtà economica, vista la disponibilità e la capacità del presidente Zamparini. sicuramente una società che è cresciuta tantissimo. C’ è sicuramente la volontà di crescere ancora, con progetti importanti anche a livello di strutture, il che testimonia la voglia del presidente che vuole sempre di più per questo ambiente. Ho trovato una società molto determinata”.