Palermo, torna a parlare Iachini: |"Dybala è più forte di Tevez" - Live Sicilia

Palermo, torna a parlare Iachini: |”Dybala è più forte di Tevez”

L'allenatore marchigiano analizza l'esonero che ha interrotto la sua avventura sulla panchina rosanero e guarda al prossimo match in programma al "Barbera" contro la Juventus. Nel corso dell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, parole al miele per l'ex pupillo Paulo Dybala.

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PALERMO – Beppe Iachini torna a parlare. L’ex tecnico del Palermo analizza l’esonero che ha chiuso la sua parentesi sulla panchina rosanero: “Con Zamparini ho un buon rapporto. In fondo siamo arrivati in una situazione difficile, una piazza bollente, il Palermo in B. Dovevamo partire con un nuovo progetto, averlo fatto a Palermo, in una piazza bella e importante, battendo record, valorizzando diversi giovani, portando tanta gente allo stadio, non è stato facile. L’anno scorso, in A, dovevi guardare i conti, c’era un programma di ringiovanimento per dare linfa alla società. Il fatto di aver preso tanti giovani, Dybala, Chochev, Morganella, Lazaar, che nel Varese giocava e non, Quaison, Belotti, con qualche chioccia giusta, vedi Sorrentino, Maresca, Rigoni, Barreto che è andato via, insomma si è costruito un gruppo solido, un’organizzazione di gioco ben precisa, il progetto andava avanti”.

E domenica il Palermo incontrerà la Juventus, coi bianconeri che potrebbero trovare in Dybala l’erede di Carlos Tevez: “Io voto Dybala, non ho dubbi, perché arrivare alla Juventus a 21 anni e inserirsi in questo modo è da campione, è uno che ha una personalità enorme. Tevez è arrivato alla Juve a quasi trent’anni – dichiara Iachini al Corriere dello Sport -. Paulo è approdato in una squadra che ha vinto molto, ha dimostrato una grande personalità, un impatto sicuramente più positivo. Non sapremo mai se Tevez a vent’anni avrebbe avuto lo stesso impatto con la Juve”.

Parole al miele nei confronti della Joya: “Se avessi una figlia gliela darei in sposa. Paulo è un ragazzo maturo, parli con lui è come parlare a uno di trentacinque anni. Ha perso il padre da piccolo, è cresciuto in fretta. Quando sono stato esonerato, mi ha mandato subito un messaggio di vicinanza”. Chiosa dedicata all’altro pupillo, Franco Vazquez: “A mio avviso è una seconda punta, che potrà interpretare il ruolo di trequarti in una squadra dove c’è la possibilità di lavorare per l’ottanta per cento del tempo nella metà campo avversaria, quindi una squadra che ha il possesso palla del sessanta per cento, tipo Juve, Inter, Napoli. Non dà riferimenti”.


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