Mafia Palermo-Trapani: delega di peso per il nuovo aggiunto

Mafia a Palermo e Trapani: delega di peso per il nuovo procuratore aggiunto

Ricoperto il primo dei cinque posti di vice di Maurizio de Lucia

PALERMO – Dei quattro posti di aggiunto vacanti è il primo che viene coperto. Vito Di Giorgio riceve una delega di peso. Il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia gli assegnato il coordinamento delle indagini sulla mafia di Palermo e Trapani e le misure di prevenzione.

Il primo vice di de Lucia arriva da Messina

Di Giorgio è arrivato da Messina per prendere il posto lasciato vacante da Ennio Petrigni (divenuto procuratore di Enna), che aveva la delega sulla criminalità comune. Cambia la città, ma si ripropone la stretta collaborazione con de Lucia, del quale Di Giorgio è stato il vice dal 2017 al 2022, quando quest’ultimo guidava i pm della città dello Stretto. Il nuovo aggiunto, originario di Foggia, a Messina ha coordinato, fra le altre, le indagini sulla mafia dei Nebrodi chiuse con un centinaio di condanne.

Da ricoprire altri quattro posti di aggiunto

Nei prossimi mesi dovranno essere ricoperti altri quattro posti di aggiunto. Sono scaduti gli incarichi di Paolo Guido (assieme a de Lucia coordinò l’arresto di Matteo Messina Denaro, per ultimo guidava il pool reati contro la pubblica amministrazione ed è stato nominato procuratore a Bologna), Sergio Demontis (che continua a coordinare le indagini sulla mafia di Agrigento e i reati più gravi collegati all’immigrazione clandestina), Marzia Sabella (adesso collaboratrice della commissione parlamentare di inchiesta per il rischio idrogeologico e sismico) e Annamaria Picozzi (si occupava di criminalità economica) che si è spostata alla Procura generale di Palermo.

Di Giorgio va ad affiancarsi agli altri due aggiunti in servizio: Laura Vaccaro, che coordina le inchieste per abusi e violenze, e Massimo Palmeri, che si occupa di criminalità economica.

Alcuni magistrati possono tornare a Palermo

I concorsi per gli altri posti di vice sono stati banditi. Tra i nomi più noti in lizza quelli di Antonino Di Matteo e Francesco Del Bene, che hanno sostenuto l’accusa al processo sulla Trattativa Stato-mafia, rappresenterebbero un ritorno a Palermo. Oggi sono entrambi alla Direzione nazionale antimafia, il curriculum li dà in netto vantaggio sugli altri colleghi.

Nei prossimi mesi la Procura di Palermo sarà ridisegnata nei suoi incarichi più delicati. Nel frattempo il coordinamento delle indagini sulle cosche di Palermo e Trapani è stato assegnato. Stessa cosa per le delicate indagini patrimoniali. Quando i posti saranno tutti coperti non si può escludere un rimescolamento delle deleghe.

Per fronteggiare il vuoto di organico de Lucia con degli interpelli ha fatto delle assegnazioni provvisorie: Gianluca De Leo (anche lui nel pool che indaga su Messina Denaro) si occupa della pubblica amministrazione e Maurizio Bonaccorso di criminalità diffusa.


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