PALERMO – Il Tribunale del Riesame ha annullato il sequestro preventivo per oltre 1.700.000 mila euro nei confronti di Salvatore Lo Coco, imprenditore del settore logistica.
È coinvolto in un’indagine della Procura della Repubblica di Termini Imerese che ipotizza reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di carburanti e reati fiscali alla frode in materia di accise.
Il giudice per le indagini preliminari aveva disposto il sequestro preventivo di 10 complessi aziendali, beni e disponibilità finanziarie per oltre 15 milioni di euro.
Secondo l’accusa, la frode avrebbe permesso di sottrarre al pagamento delle imposte oltre 11 milioni di litri di gasolio per uso agricolo generando profitti a sei zeri. I titolari di alcuni depositi commerciali avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti e predisposto documenti per simulare la vendita di carburante a “società di comodo” o ad aziende del tutto ignare di quanto stesse avvenendo.
In altri casi il carburante sarebbe stato consegnato in nero ad aziende e depositi diversi dai formali destinatari. In quasi tutte le occasioni ad occuparsi dei trasporti sarebbe la Z&T Italy srl, il cui legale rappresentante all’epoca dei fatti era Lo Coco.
Il Tribunale del riesame ha accolto il ricorso proposto dagli avvocati Marcello Montalbano e Claudio Livecchi, disponendo la restituzione dei beni. Non si conoscono ancora le motivazioni del provvedimento.

