PALERMO – Fari colorati, cerchioni maggiorati, luci intermittenti, impianti di amplificazione potentissimi. Ma anche interventi meccanici, da quelli sul motore e all’impianto di scarico, fino alle modifiche sulle sospensioni. A Palermo, gli appassionati del “tuning” sono migliaia, con tanto di raduni nelle zone periferiche della città e in provincia.
Un hobby che spesso sfocia nel totale stravolgimento nell’auto, non raramente trasformate in “discoteche”. E così possibile incappare in multe salatissime, specie in vista della bella stagione e dell’intensificazione dei controlli delle forze dell’ordine. Gli ultimi blitz sono stati effettuati nella zona di Brancaccio, a Borgetto e a Borgo Nuovo, durante i raduni all’insegna della musica a tutto volume. Più di quaranta gli automobilisti multati complessivamente, per l’inquinamento acustico prodotto dagli impianti di amplificazione installati a bordo delle macchine. In azione, infatti, sono entrati anche i tecnici per i rilievi fonometrici e sono scattate multe dai duemila agli ottomila euro.
In tutti e tre i casi, gli appassionati del tuning si erano dati appuntamento vicino ad un centro commerciale: decine le auto con alettoni posteriori, paraurti completamente stravolti o sostituiti con altri dal design più sportivo, prese d’aria sul cofano o sul tettuccio, carrozzeria rimodellata e riverniciatura del mezzo. Vere e proprie opere di restyling, insomma, che hanno fatto emergere numerose irregolarità, oltre al superamento dei limiti stabiliti per l’emissione della musica.
D’altronde, nel capoluogo siciliano i punti vendita a cui rivolgersi si moltiplicano e il loro numero va di pari passo con un fenomeno in continua crescita. Chi ama il tuning si rivolge a rivenditori che si trovano da un capo all’altro della città e della provincia. Da via Dante, alla zona della stazione centrale, da via Malaspina alla via Perpignano e poi a Ficarazzi, Bagheria, Partinico e Carini, dove hanno aperto le porte anche nuove officine pronte a “rinnovare” l’aspetto delle auto di chi non vuole passare inosservato. Multe e sanzioni, però, sono sempre più frequenti.
La sostituzione dei cerchi, ad esempio, se effettuata con altri della stessa misura, o di misura diversa ma riportata in origine sul libretto di circolazione, è ammessa senza sostenere le spese di alcuna revisione. È però necessario accertare che siano idonei alla massa del veicolo. “E’ inoltre vietato sostituire specchietti retrovisori – spiegano dalla polizia municipale – l’impianto di scarico o le gomme. Per ogni dispositivo non omologato la multa è di ottantacinque euro. Confermiamo che la maggior parte delle irregolarità vengono rilevate nelle zone periferiche, vicino ai luoghi in cui si organizzano i raduni. Viene monitorata anche la zona di viale Francia, dove spesso gli appassionati del settore si incontrano e abbiamo spesso riscontrato modifiche strutturali vietate”.
Ma non solo raduni, perché se la musica viene emessa ad altissimo volume, al punto da arrivare alle abitazioni e in piena notte, i rischi sono maggiori: “In questo caso – aggiungono i vigili – si tratta di disturbo della quiete pubblica. Per chi scorrazza con sistemi di amplificazione oltre i limiti è prevista anche la denuncia, oltre al sequestro dell’apparecchiatura”. Risale soltanto alla scorsa settimana l’operazione dei carabinieri a Messina, durante la quale sono finite nei guai sei persone con età compresa tra i venti e i quarant’anni. Sono accusate di molestie del riposo e delle occupazioni delle persone, perché avevano trasformato le proprie auto in discoteche ambulanti diffondendo musica ad altissimo volume dagli impianti stereofonici installati. I carabinieri hanno sequestrato gli apparati sulle vetture, di potenza comprese tra i 300 ed gli 800 watt.