PALERMO – “FdI è in campo, abbiamo lavorato fino a oggi per trovare un sintesi all’interno del centrodestra. In queste ore sono in corso le trattative affinché i partiti di centrodestra possano correre in modo compatto. Se ciò non dovesse accadere noi chiediamo che si discuta anche la questione regionale contestualmente”. Così Carolina Varchi, candidata sindaco a Palermo, parlando con i cronisti a margine di una iniziativa elettorale di FdI.
“FdI sta valutando tutte le opzioni per tenere compatto il centrodestra, perché il nostro perimetro è quello”, aggiunge Varchi, che si augura una soluzione entro dopodomani.
In merito all’ipotesi che anche FdI possa appoggiare Roberto Lagalla, candidato sindaco per l’Udc, Varchi ha risposto: “Evidentemente la nostra storia rende non percorribile la strada di una campagna elettorale in compagnia degli esponenti di Iv: noi sul perimetro del centrodestra non transigiamo”, ha sottolineato, riferendosi al sostegno di Davide Faraone, dirigente di spicco di Iv, a Lagalla.
“Non credo che a Palermo nessuno vinca al primo turno – ha sostenuto – L’unico soggetto politico che può vincere al primo turno è un candidato di centrodestra unito. Non può vincere il candidato di centrosinistra perché raccoglie la pesantissima eredità dell’amministrazione Orlando e questo ne fa uno sconfitto in partenza”.
Rispondendo a una domanda sui rapporti con gli altri candidati del centrodestra Varchi ha detto: “Contatti personali li ho sia con Lagalla sia con Cascio, siamo tutti amici e ho un ottimo rapporto con tutti quelli che fanno politica a Palermo”. “Non trovo anomalo mantenere i contatti però le trattative in questo momento le conducono i vertici nazionali del partito – ha proseguito – E poi devo essere sincera: non amo le campagne elettorali sguaiate o urlate, non mi sentirete mai attaccare personalmente un avversario”.
“Noi lo abbiamo detto fin dall’inizio, questa stagione comprende non solo le amministrative ma anche le regionali che saranno celebrate pochi mesi dopo – ha affermato Varchi – Perché siamo convinti che i candidati debbano avere una credibilità. Quindi la proposta politica credibile secondo noi è quella di una maggioranza ampia, coerente e troveremmo anomalo che si sfasciasse per le regionali tre mesi dopo le amministrative. Noi non sappiamo ad oggi perché gli alleati non considerino ricandidabile il presidente Musumeci, peraltro sarebbe un’anomalia nella nostra coalizione”.