01 Giugno 2017, 17:55
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PALERMO – Silenzio sì, pur sempre con gli occhi puntati sulla prossima stagione. Paul Baccaglini lavora nell’ombra e guarda già a quello che potrà essere il Palermo del futuro. Nel primo pomeriggio si è tenuto a Padova un pranzo di lavoro tra il presidente del club rosanero e Marcello Carli, direttore sportivo dell’Empoli che sarebbe prossimo a dire addio al sodalizio toscano dopo la retrocessione in serie B avvenuta proprio al “Barbera” contro la formazione allenata da Bortoluzzi. Un incontro che sarebbe stato organizzato grazie all’intermediazione di Gianni Di Marzio, oramai da un anno vicino alla società rosa per via del rapporto personale con l’attuale patron Maurizio Zamparini.
Sorge spontanea la domanda sulla prima mossa in vista di un futuro oramai prossimo, considerate le scadenze di giugno sempre più vicine: l’eventuale arrivo di Carli sarebbe una scelta della nuova proprietà, un compromesso tra vecchio e nuovo o una decisione figlia dei sondaggi preventivi studiati in quel di Vergiate nel corso delle ultime settimane? E’ questo il nodo da cui partire per comprendere il senso di quel che sarà l’inizio di una stagione che obbliga il Palermo al rilancio, con una promozione in serie A da riconquistare senza appello. Qualcosa si muove, nel silenzio. Resta da capire l’origine di questo passo.
In ogni caso si tratta di un primo contatto, in attesa di comprendere quale sarà il futuro del Palermo, alle prese con un delicato passaggio di consegne ai vertici che tarda ad arrivare. Ed è lo stesso Carli che lascia intendere di comprendere meglio quale sarà l’evoluzione di una situazione societaria al momento tutt’altro che chiara: “Palermo è una piazza fantastica – spiega il dirigente 53enne a RaiSport – ma serve un progetto serio e trasparenza”. Condizioni senza le quali un matrimonio potenziale potrebbe tramutarsi in un amore impossibile. Insomma, tutto continua a girare intorno al closing. Il tempo delle attese sta per terminare.
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01 Giugno 2017, 17:55