Palermo, vertice in prefettura: "Tassa di soggiorno per la sicurezza"

Palermo, vertice in prefettura: “Tassa di soggiorno per la sicurezza”

Le proposte delle associazioni di categoria
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PALERMO – Vertice sulla sicurezza dopo l’omicidio di Paolo Taormina. Il prefetto Massimo Mariani ha incontrato le associazioni di categoria. Confcommercio chiede maggiori controlli e da Federalberghi arriva la proposta di utilizzare la tassa di soggiorno per “interventi tangibili sulla sicurezza, decoro urbano e contrasto all’abusivismo”.

Palermo, il vertice e la proposta di Confcommercio

“I cittadini perbene devono poter vivere in sicurezza in ogni zona della città – esordisce Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo -. Le nuove aree di vigilanza rafforzata dovrebbero segnare un presidio maggiore delle zone centrali della città in cui le forze dell’ordine dovrebbero avere più strumenti per impedire l’accesso a soggetti pericolosi e garantire maggiore sicurezza a cittadini e turisti. Ma non basta: occorre evitare che l’attenzione su determinate aree non favorisca la creazione di zone franche: ci vogliono controlli in tutta la città, soprattutto nei quartieri più a rischio. Se si realizza un’azione di efficace contrasto, si scoraggiano i malintenzionati che fanno affidamento sull’assenza di rischio per i loro comportamenti”.

Al centro del vertice il potenziamento dei controlli e dell’organico delle forze dell’ordine e della polizia municipale, ma anche i temi legati alla necessaria regolamentazione della movida, delle nuove aree di sorveglianza rafforzata e del necessario contrasto anche all’abusivismo commerciale sempre più dilagante.

“Palermo ha bisogno di una presenza visibile, costante e rassicurante delle forze dell’ordine – aggiunge Di Dio -. Negli ultimi anni, nonostante le nostre segnalazioni, c’è stata un’evidente sottovalutazione sui temi della sicurezza e dell’abusivismo commerciale, si è consentito l’espandersi di fenomeni di illegalità a causa anche di eccessiva tolleranza”, conclude.

Di Stefano: “Non sono episodi isolati”

Rosa Di Stefano, presidente di Federalberghi Palermo, afferma che “dopo i tragici eventi che hanno sconvolto la città, a partire dall’uccisione di Paolo Taormina, non possiamo più parlare solo di episodi isolati, ma di una ferita profonda che chiama tutti, istituzioni e cittadini, alla responsabilità”.

“Ringrazio il prefetto – aggiunge Di Stefano – per questo secondo incontro, che ha segnato un passaggio importante verso una strategia condivisa per la creazione di tre “zone a vigilanza rafforzata” nel centro storico che può rappresentare una risposta concreta se accompagnata da una gestione intelligente, capace di coniugare sicurezza e vivibilità, tutela del lavoro e diritto al divertimento. In questo percorso – conclude la leader degli albergatori palermitani -, il ruolo di Federalberghi è cruciale: siamo il presidio quotidiano per i turisti, e raccontiamo il bello della città anche nei momenti più difficili”.

Confesercenti: “Protocollo non sia solo un atto formale”

“Il protocollo di collaborazione delle associazioni datoriali con la prefettura di Palermo non deve essere solo un fatto formale. Come Confesercenti abbiamo attivato canali di comunicazione con rappresentanti e associati delle nostre categorie, a iniziare da Fiepet che riunisce i pubblici esercizi; Assoturismo e Assohotel per il settore turistico, per avanzare proposte che possano rafforzare il protocollo, rendendo operativa e concreta la collaborazione e più veloce l’intervento dello Stato”.

Lo dice la presidente di Confesercenti Palermo, Francesca Costa.

“Sotto questo profilo, abbiamo apprezzato la proposta del prefetto di istituire un tavolo con le parti sociali e le associazioni datoriali”. Già ieri Doriana Ribaudo, presidente Fiepet Palermo, aveva sottolineato il proprio favore per le misure adottate dal Viminale e l’istituzione di zone controllate. Il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina, dopo l’omicidio del ventunenne Paolo Taormina aveva chiesto al governo di agire su un doppio binario: sicurezza e progettazione sociale.


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