"Palpeggiavano la compagna"| Due sedicenni ai domiciliari - Live Sicilia

“Palpeggiavano la compagna”| Due sedicenni ai domiciliari

Con l'accusa d'aver palpeggiato ripetutamente una propria compagna di scuola, due 16enni sono finiti agli arresti domiciliari. Ad incastrarli le telecamere piazzate dai carabinieri nel cortile dell'istituto.

messina, incastrati da un video
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MESSINA – Il tentativo di spogliarla, le mani protese sul corpo della compagna di classe che si rifiuta di obbedire. Sarebbero i fotogrammi del filmato che ‘accusano’ due sedicenni che a scuola palpeggiano ripetutamente una coetanea che tenta inutilmente di difendersi. La ripresa, fatta con una telecamera nascosta dei carabinieri di Messina, sarebbe entrata a fare parte del fascicolo che ha portato all’arresto dei due ragazzini, disposto dal Gip del Tribunale per i minorenni che ha disposto per loro i ‘domiciliari’.

Il provvedimento cautelare, richiesto dalla Procura per i minorenni, è stato eseguito ieri, ma l’episodio ‘incriminante’ risalirebbe al 6 febbraio scorso. Il reato ipotizzato è violenza sessuale. Le indagini sono state avviate da carabinieri del comando provinciale di Messina dopo la denuncia dei genitori della ragazzina. La vittima, stanca di subire il ‘pressing’ costante dei due compagni di classe che la invitavano a togliersi la maglietta, spogliarsi e a farsi toccare. Il diniego della vittima ha accresciuto la rabbia dei due ragazzini che si è trasferita anche su Facebook, sui profili del social network visitati dalla gran parte degli studenti dell’istituto scolastico. Una situazione che è divenuta insostenibile per la 16enne che si è confidata con i genitori, raccontando l’accaduto.

Così la famiglia ha deciso di proteggere la figlia denunciando cosa stava accadendo ai carabinieri. I militari hanno organizzato le indagini, servendosi anche di una telecamera nascosta che avrebbe confermato le dichiarazioni della vittima, ripresa mentre era oggetto delle attenzioni dei suoi compagni durante la ricreazione. E’ scattata così l’operazione che ha portato al provvedimento restrittivo emesso dal Gip del Tribunale per i minorenni di Messina, che ha disposto gli arresti domiciliari per i due indagati. L’inchiesta è coperta dal massimo riserbo, sia da parte degli investigatori che della magistratura. Ma sui social network la notizia gira veloce, così come la “solidarietà espressa” ai due ragazzi da altri loro compagni: “tornate presto, siete bravi e vi vogliano bene…”, sono le scritte leggibili su Facebook a sostegno dei due arrestati.


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