PALERMO– Fervono i preparativi per l’arrivo del Papa a Palermo, in giro per la città e… In cucina. Francesco ha deciso di consumare il pranzo di domani 15 settembre insieme a Biagio Conte, nei locali della Missione Speranza e Carità, e qualcuno ha risposto “presente” alla richiesta di aiuto di “fratello Biagio”. Saranno infatti i membri della sezione di Palermo dell’Associazione Nazionale del Fante, insieme ad altre associazioni di volontariato, a servire il pranzo a poveri, emarginati, migranti, detenuti e senza fissa dimora in occasione della visita a Palermo del Papa. I militari dell’esercito in servizio e in pensione, i professionisti e le professioniste palermitani che fanno parte dell’Assofante, hanno optato per l’autotassazione per realizzare i pasti che saranno serviti nella Missione di via dei Decollati.
“Biagio Conte è un esempio di dedizione completo a cui ci sentiamo vicini – dice il presidente della sezione palermitana Vincenzo Maniaci, 1° luogotenente di fanteria – perché è un uomo che dal 1991, fuori da ogni logica umana di gratificazione e riconoscimento, ha messo la propria vita a servizio degli altri, proprio come cercano di fare Fanti e Patronesse in tutt’Italia testimoniando giornalmente, con il loro esempio, gli ideali e i valori per cui combattono”.
Ma cosa mangerà Papa Francesco? Il menu è completo e all’insegna della tradizione: cous cous, riso, contorno di verdure, petto di pollo alla siciliana e caponata offerta dall’azienda Contorno, di un socio Assofante; naturalmente non mancheranno bibite e acqua. Gran finale con un dessert preparato dalla comunità, per siglare un dolce “arrivederci”. Cucina, ma non solo: in queste ore sono in tanti, tra i soci di Assofante e i membri della comunità di Conte, a dare il proprio contributo per rendere magico e indimenticabile ogni aspetto della visita papale. “Quello che sta accadendo in queste ore è incredibile – dice Maniaci –. Sono tutti al lavoro per ammattonare, abbellire con piante e tanto altro, perché sia tutto perfetto”. Il pranzo è (quasi) servito, non resta che aspettare il responso dell’ospite.