18 Dicembre 2022, 18:16
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PALERMO – Tanti esponenti del mondo dell’associazionismo, una parte consistente della sinistra extra Pd ma anche diversi volti dem. ‘Buona la prima’ per Elly Schlein, che ha scelto Palermo come prima uscita ufficiale dopo l’ufficializzazione della sua candidatura alla guida del Partito democratico. È un mondo trasversale quello che si è riunito presso l’associazione Xinergie di Palermo. Nella serata organizzata da Mari Albanese c’erano volti storici del mondo progressista palermitano, ma anche professionisti e figure che dopo essere rimasti lontani dalla politica per anni ora si avvicinano all’esperienza di Schlein.
All’iniziativa, nata sulla scia di un appello lanciato nelle settimane scorse e sottoscritto da oltre 500 persone, sono stati raccolti circa duecento contatti. Il tempo dirà se si trasformeranno in iscrizioni e, quindi, sostegno della ex vice presidente della Regione Emilia-Romagna. Gli animatori della corsa di Schlein, intanto, si godono la buona riuscita della serata di piazza Sant’Anna. Diversi i volti della poltiica che hanno fatto capolino: dalla deputata regionale dem Valentina Chinnici al consigliere comunale di Palermo Ugo Forello, oltre al segretario provinciale dem Rosario Filoramo e a un volto storico del mondo orlandiano come Aurelio Scavone. Oltre all’ex deputato Erasmo Palazzotto, da tempo vicino a Schlein, presenti anche il coordinatore della segreteria Pd di Palermo Attilio Licciardi e i componenti della segreteria regionale Alfredo Rizzo, Cleo Li Calzi e Sergio Lima. Nella serata di Palermo anche Luigi Tabita, che rappresenta il mondo dello spettacolo iscritto alla Cgil.
La macchina, quindi, è partita e dopo il comitato di Palermo e Siracusa, già costituito, presto in Sicilia arriveranno anche quelli di Trapani e Agrigento. Anche a Palermo Schlein ha mantenuto fede al patto non scritto con Bonaccini: nessuna polemica, tra i due scorre un sentimento di profonda stima. “In questi anni si sono prodotte delle fratture e ci sono stati degli errori: molti dei nostri mondi di riferimento non ci hanno più riconosciuti preferendo volgere lo sguardo altrove – ha però messo a verbale -. Non siamo qui per sostituire ma per rinnovare insieme. C’è una classe dirigente che spesso è stata schiacciata da dinamiche di potere, correntizie e di cooptazione a cui noi diciamo basta”. E sui temi, infine, la candidata alla segreteria del Pd ha ricordato la necessità di mantenere alta la guardia contro il rischio infiltrazioni mafiose nei fondi del Pnrr, mentre il sì alle energie rinnovabili “non significa dare l’ok alle speculazioni”. E infine il Sud, con la necessità di “aiutare giovani e donne provenienti dal Meridione” che a queste latitudini vivono quindi “una doppia” penalizzazione.
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18 Dicembre 2022, 18:16