"Parte del Paese non vuole la verità" - Live Sicilia

“Parte del Paese non vuole la verità”

antonio Ingroia
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“C’è una parte del Paese che non vuole conoscere la verità sui misteri italiani come la strage di via D’Amelio”. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia durante l’incontro con il popolo delle Agende Rosse, che ha organizzato un presidio davanti al Palazzo di giustizia per esprimere solidarietà ai magistrati alla vigilia del diciannovesimo anniversario dell’eccidio del giudice Paolo Borsellino.

Ai cronisti che gli chiedevano chi non vuole la verità sulle stragi Ingroia ha risposto: “L’Italia dei collusi e dei corrotti”. Il magistrato ha detto di guardare con speranza al futuro commentando la partecipazione dei cittadini al presidio delle Agende Rosse. “Che ci sia gente pronta a scendere in piazza è sintomo che parte del Paese sta con i pm e vuole la verità”. Commentando l’auspicio della sorella del magistrato ucciso, Rita, ad avere una chiarezza piena sulle stragi Ingroia ha affermato: “comunque rispetto a qualche anno fa ne sappiamo di più”. “Il miglior modo di essere cittadini – ha concluso – è avere coraggio e responsabilità e rifiutare il tentativo di tenere le persone suddite e teledipendenti”.

Salvatore Borsellino: “In Italia il clima è come nel ’92”
”Oggi nel Paese si respira un clima simile a quello del ’92, quando i magistrati venivano attaccati e denunciati al Csm”. A paragonare il presente all’anno delle stragi mafiose è Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il giudice ucciso 19 anni fa. Così Borsellino ha aperto il suo intervento nel corso dell’iniziativa del Popolo delle Agende Rosse, radunato davanti al tribunale di Palermo per testimoniare solidarietà ai magistrati nella vigilia dell’anniversario della strage di via D’Amelio. Alla manifestazione, aperta dallo slogan “L’Italia sostiene Ingroia e Di Matteo”, erano presenti un centinaio di persone che tenevano alte le agende rosse, emblema dei tanti misteri che ancora avvolgono la morte di Borsellino e che ricordano il diario su cui il giudice appuntava le sue riflessioni, scomparso dopo l’attentato. Salvatore Borsellino ha criticato gli attacchi ai magistrati e la riforma della giustizia che è “un tentativo di imbavagliare i giudici”.

Nino Di Matteo: “La vostra solidarietà è stimolo per andare avanti”
“Grazie di essere qui. La vostra solidarietà è per noi stimolo ad andare avanti”. Con queste parole il pm di Palermo Nino Di Matteo ha salutato i cittadini che, alla vigilia dell’anniversario della strage di via D’Amelio, hanno manifestato davanti al tribunale. “Siamo consapevoli che qualcuno strumentalizzerà – ha aggiunto – la nostra presenza qui tra voi come fosse un fatto politico, ma noi non facciamo politica vogliamo solo essere al servizio dei cittadini, specie quelli più deboli”.


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